venerdì 15 gennaio 2016

RECENSIONE SHADOWHUNTERS S01E01



RECENSIONE SHADOWHUNTERS S01E01



Ciaooooooooo a tutti,
finalmente anche in Italia è arrivata questa serie dopo pochissimi giorni dall’uscita in America.
Grazie a Netflix l’attesa non è stata troppo lunga.
Ieri ho potuto vedere la prima puntata e devo dire che non mi ha entusiasmato molto. Sarà forse perché nutrivo grandi aspettative, ma quando lo ho visto ho subito ricordato la serie tv The vampire diaries.
Vi chiederete perché e io vi do subito una risposta. Sono entrambe serie tv “ispirate” ai libri.
Capisco le esigenze del regista, che deve riadattare un libro ad un set cinematografico e rendere la trama abbastanza lunga e intrigante da non perdere spettatori.



Ma trovo che sia stato riadattato in modo personale e distaccato dalla trama del libro.
Molteplici sono le differenze, come la scelta di rendere Luke un capo della polizia, di tramutare la signora Dorothea in una avvenente commessa del negozio di Jocelyn e fare di Simon il cantante di una band.
Ma la differenza maggiore è il covo del nemico: Chernobyl. Dove gli è venuta in mente questa idea al regista non ci è dato sapere. Ma decisamente no. Non sono d’accordo!
Oltretutto l’età dei personaggi è sbagliata, come lo era anche nel film. E la residenza degli shadowhunters così affollata e super elettronica non è di certo quello che mi immaginavo leggendo il libro.
Io lo ho visto in italiano e certe traduzioni dei doppiatori rendono Clary un po’ troppo bambina, soprattutto quando vuole cercare a tutti i costi “la sua mamma”.
Per quanto riguarda la scelta degli attori, invece, mi sembrano quasi tutti abbastanza azzeccati. Gli unici che non mi piacciono molto sono Valentine (Alan van Sprang) e Luke (Isaiah Mustafa).



Anche l’attrice che interpreta Clary Frey (Katherine McNamara) mi sembra azzeccata e molto più somigliante alla Clary del libro, rispetto anche a Lily Collins che la interpretava nel film.

Staremo a vedere le puntate successive, se mi deluderanno o se saranno all’altezza della serie di The mortal instruments.

 Fatemi sempre sapere cosa ne pensate.

 Ciao Ciao,
                                                                                                                                                                                            *DANA*

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