mercoledì 20 luglio 2016

Recensione One-Punch Man Vol.2 - Vol.3

Recensione
ONE-PUNCH MAN
Vol.2 - Vol.3

Ciao a tutti! Oggi finalmente riesco a parlarvi di One-Punch Man, dico così perché sono riuscito ad acquistare il terzo volume prima di essere in grado di trovare il secondo. Sempre esaurito! Tutti che lo vogliono, posso dire con certezza che è il manga del momento.
Per chi non avesse mai sentito parlare di questo manga, o che non abbia letto la nostra recensione del primo numero, una spiegazione va data. 
One-Punch Man è un manga shonen di "combattimenti", lo ho messo tra virgolette perché Saitama, il protagonista, è in grado di uccidere chiunque con un solo pugno. Questo darà vita a numerose gag, scene parodistiche e scimmiottamenti di altri shonen (decisamente voluti) fatti per mettere in ridicolo tutti quei manga che si prendono troppo seriamente. 

Ma torniamo ai volumi 2 e 3. Saitama era rimasto alle prese con gli scagnozzi della "Casa dell'Evoluzione", che verranno sconfitti sempre con un pugno, causa saldi. Saldi? Si il nostro pelato preferito era in ritardo per gli sconti del suo negozio di fiducia. Volevo rendervi partecipi!
Saitama racconta il segreto della sua forza
Ogni nemico è insignificante in confronto a lui, dato che può uccidere con un pugno in qualsiasi momento e questo dovrebbe far credere che sia una formula sbagliata per un manga di combattimenti ma non è questo il caso.
Se fosse stato diciamo "serio" (per quanto uno shonen possa esserlo) avrebbe annoiato. Sicuro al 100%. Ma così no: la deriva comica parodistica fa passare in secondo piano gli scontri, mettendo al centro di tutto la risata del lettore, perché si, riderete leggendo, e vi capiterà di ripensare alle scene e sorridere ancora! Questo è il segno di un manga ben riuscito e che è tutt'altro che sbagliato.
Rido ancora se penso a questa scena
Tema principale di questi due volumi è il voler diventare eroe per "professione" non solo per divertimento. Tutte le imprese compiute da Saitama non gli hanno portato nessun riconoscimento, anzi spesso viene scambiato per altro, come un criminale o un sospetto.
Quindi il nostro protagonista, e Genos, il cyborg che vuole diventare allievo di Saitama, devono iscriversi al "Registro degli Eroi" per poter essere riconosciuti per ciò che fanno, altrimenti le loro azioni verranno attribuite ad altri. 

Ho trovato interessante la scelta di mettere come nemici, e rappresentati come cattivi, degli utopisti che desideravano un mondo in cui le persone fossero libere di non lavorare. Saitama era disoccupato prima di diventare un eroe, si è dovuto inventare un'occupazione allenandosi per tre anni, in un mondo senza lavoro le fatiche da lui compiute sarebbero inutili. 
Ovviamente Saitama non fa questo ragionamento, li vede solo in modo negativo perché gli rovinano la reputazione in quanto pelati, ma noi possiamo pensarci su, e se vogliamo possiamo anche trovare dei significati più sottili.

Vi consiglio di leggere One-Punch Man. L'unico difetto che per ora mi viene in mente è che finisce, già... e vi toccherà aspettare un mese prima di leggere un altro numero.
Voi che ne pensate? Avete letto qualche avventura del nostro Saitama?

Ciao e alla prossima!


*ENRICO*

Nessun commento:

Posta un commento