mercoledì 30 agosto 2017

Recensione, La Torre Nera

Recensione
La Torre Nera


Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi vi parlerò del film tratto dai romanzi di Stephen King, io e Dana siamo andati a vederlo al cinema sabato sera. 
A lei nel complesso è piaciuto io invece... ho letto il libro.
Ho cominciato la saga della Torre Nera anni fa, quindi non ricordo i particolari alla perfezione, ma su una cosa sono sicuro i libri hanno moltissime differenze rispetto alla trasposizione cinematografica.
Direte: «Ma va? » be... fidatevi, questo film è proprio qualcos'altro.
Ricordate quando da bambini desideravate un giocattolo per natale e invece vi ritrovavate con un maglione? O con un paio di calzini? Tanto da sentirvi un po' come Ron Weasley con i lavori a maglia natalizi della madre?
Ecco La Torre Nera, se avete letto i libri, vi farà sentire un po' sfigati, e dentro di voi direte: «Perché sempre a me? ».
Insomma dopo questo bel preludio scendiamo nel dettaglio.
Roland. Roland il protagon... no. Il protagonista non è più lui, è Jake un bambino incompreso, con le visioni, speciale, bla, bla. Personaggio inutile di per se, ma reso importante ai fini di trama altrimenti "questa", e sottolineo questa, storia non avrebbe motivo di esistere. Ma non è così per ogni racconto? Be la Torre Nera funziona con Roland, Jake invece nel libro... (spoiler).

Ma su! Torniamo ai western che hanno ispirato Stephen King nella realizzazione di questa serie di romanzi, ovvero i film di Sergio Leone, perché è risaputo che per fare un fantasy-western basta metterci le pistole. Tipo Supernatural, o Preacher, sono fantasy del mondo cowboy, vero? No? No?
Battute a parte, di western ha solo le pistole, sul serio. Pure CSI è un telefilm nel selvaggio west, usando come metodo di paragone questa sceneggiatura!
Senza contare battute messe a posta per citare il romanzo, solo per dire: « Ehi avete visto lettori? Viene dal romanzo questa frase». Scenario post-apocalittico quasi completamente assente, se non per qualche giostra di un Luna Park... il tutto condito da una trama scialba e scontata.
Una cosa a favore? Matthew McConaughey nel ruolo di Walter, ma è solo una pezza per tappare un buco, in un colabrodo di nave, ormai prossima a toccare il fondo e ad inabissarsi chissà dove.

Ora devo proprio salutarvi, sperando di tornare a recensirvi qualcosa di decente.
Ciao e alla prossima!

*ENRICO*









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