giovedì 14 dicembre 2017

Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi, Versus

Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi

Versus




Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Rieccoci qui con la nostra rubrica Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi. Dark Zone oggi ci concede un'intervista a Lucia Guglielminetti, autrice del romanzo Versus... quindi cosa stiamo aspettando? Cominciamo con le domande!

Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?
Il mio romanzo è… itinerante, nel senso che segue Johnny Lee in tour in giro per l’Europa assieme al suo gruppo, i Rip n’Tear. Però la protagonista femminile è una ragazzina della mia città, Asti. 

Da cosa è ispirata l’ambientazione? 
L’ambientazione non è la cosa più importante, e infatti non è fissa, ma cambia spesso. Potrebbe anche svolgersi in un unico luogo e non cambierebbe il fulcro, che sono i rapporti morbosi ed esasperati che si possono creare a volte tra le persone. 

Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo?
L’idea di Versus è nata parecchi anni fa, negli anni 90. Una versione alfa di quella storia era lì ad aspettare che mi ricordassi di lei. Quando è successo, di fatto ha compiuto un viaggio nel tempo. È stato incredibile – e anche un po’ deprimente - rendersi conto di quanto la vita e le abitudini di ogni giorno siano state rivoluzionate dalla tecnologia. E ho dovuto rivoluzionare il romanzo di conseguenza per renderlo attuale. 

Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?
Come ho già detto, la mia storia parla di un rapporto conflittuale tra un artista e una sua ammiratrice non proprio… centrata. Cose del genere possono succedere in qualsiasi tempo, quindi immagino che possa valere anche per il passato e il futuro. La follia non conosce limiti temporali, purtroppo. 

Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
Quando saprò di cosa parleranno i miei prossimi tre libri potrò rispondere. Comunque sto riscoprendo il gusto per le ambientazioni casalinghe, nel senso di realtà ristrette di piccoli paesi e città di provincia. Possono nascondere storie davvero inquietanti. Vedremo. 

E ora la pausa copertina prima del pezzo forte!
Che ne dite?

Lucia ci da la possibilità di leggere alcuni estratti di Versus, mi sembra giusto approfittarne e quindi non mi resta che augurarvi buona lettura!


I
La scuola di Bea, uguale a tante altre sparse in giro per l’Italia e nel mondo. Un luogo spesso poco stimolante, nonostante la sua missione…

Il liceo linguistico che Beatrice frequentava contava circa cinquecento studenti e una cinquantina di insegnanti, la maggior parte dei quali troppo esasperati per mettere vera passione nelle proprie lezioni. Molti si comportavano come se i ragazzi non esistessero, entrando in aula, spiegando con tono incolore la lezione, per poi andarsene al suono della campanella, risucchiati in un’aula diversa, ma pur sempre uguale.


II
Una camera d’albergo a Bordeaux, durante il tour dei Rip n’Tear. In realtà non è importante il dove, ma il come. Anche un luogo apparentemente innocuo come una stanza d’hotel può assumere una connotazione spaventosa…

Verso mezzanotte (Johnny) salì in camera, da solo, e accese la televisione, tentando di ignorare i gemiti, i rantoli e gli scricchiolii provenienti dalla camera di Mitch. Trovò un canale che trasmetteva L’Esorcista in lingua originale. Gli piacevano i film dell’orrore, specie i classici come quello.
Al di là dello schermo, il letto di Regan cominciò a ballare. Lui sghignazzò, ma per poco. Ben presto anche il suo prese a sussultare. Fu come ritrovarsi faccia a faccia col maniaco che speravi di aver seminato. Mentre Regan urlava e chiamava la madre, Johnny si buttò a terra, con il cuore che batteva all’impazzata. All’improvviso aveva la bocca arida, la gola come foderata di carta vetrata.
Il letto si era fermato.


III
Una spiaggia deserta. Da luogo di pace, a luogo di malinconia infinita…

Dopo pranzo, mentre tutti ridevano, chiacchieravano o ballavano, Johnny uscì di soppiatto e andò a sedersi sulla spiaggia deserta, guardando i gabbiani e tirando sassi nelle onde. Spirava un vento pungente e il cielo era coperto; la pioggia sarebbe potuta arrivare da un momento all’altro. (…)
Una ventata lo fece rabbrividire e provocò un piccolo mulinello di sabbia accanto a lui. Venne quasi raggiunto da un’onda particolarmente lunga che subito si ritirò, come se avesse visto Johnny decidendo che non le piaceva poi tanto.


Pensate che sia il romanzo che fa per voi? Allora ricordatevi che acquistando Versus supporterete Lucia. Lo so ultimamente sembriamo un po' i crociati dell'indie, e forse un po' lo siamo, ma ritengo sia giusto aiutare gli scrittori emergenti a forgiare i loro sogni. 

Ora devo proprio salutarvi. Ciao e alla prossima!

*ENRICO*

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