martedì 2 gennaio 2018

La mia opinione su: Stranger Things

La mia opinione su:
Stranger Things 

Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi vi darò la mia opinione su Stranger Things, Dana aveva recensito la prima stagione, ora fresco di visione della seconda, vi parlerò di entrambe.


Non avete visto Stranger Things?
Attenzione il post potrebbe contenere
SPOILER


Di questa serie amo lo stile anni '80, non capisco il motivo: sono nato dieci anni dopo, le capigliature e il modo di vestire sono orrendi, ma tutto quello che fa da contorno non fa pensare alle pecche di quel periodo.
Musica dell'epoca, il trailer del primo Terminator alla televisione, e gli orari della visione al cinema, poster del primo album dei Metallica (Kill 'em all) alla parete, personaggi che sembrano usciti da un pub metal, criminali punk con la cresta... mmm forse c'è anche un po' di stereotipo anni '80, ma è giusto così, per far sentire lo spettatore dentro quel clima ormai passato.
Ma di cosa parla Stranger Things? Avete letto il racconto "The Mist" di Stephen King? Essenzialmente lo potremmo riassumere così: «In una cittadina qualsiasi degli U.S.A., un centro di ricerca militare causa dei casini e apre un portale verso un'altra dimensione dal quale escono cose. »
Con cose intendo creature extra-dimensionali "leggermente affamate di carne" e con casini... be intendo proprio quelli.
La situazione, come ovvio che sia, va fuori controllo e causa l'inizio della nostra storia. 
Fin qui le trame dei due coincidono, ma per forza di cose ad un certo punto i due plot divergono.
Ho persino letto su Facebook un post di Stephen King che diceva che apprezzava la serie, e che era felice che vi fosse una teoria fan made che accomunava Stranger Things con It. 
It? Ma non stavamo parlando di The Mist? Be, nella seconda stagione c'è una citazione piuttosto invadente del romanzo di King: Bob sembra essere un sopravvissuto ad un pagliaccio da incubo quando era bambino, un clown che era l'essenza stessa della paura, lo tormentava negli incubi, ma lo sconfisse affrontando appunto la paura che provava. Il nome del pagliaccio non era Pennywise, ma non mancano i rimandi al Maine, la terra degli orrori del Re Stephen.
La prima stagione era più incentrata su Mike e Undi, e devo dirlo "Undi" non si può sentire. Capisco che la ragazzina è l'esperimento numero undici e che gli altri bambini la chiamino con un diminutivo, ma in italiano sentire il nome Undi... Brrr... no, no, la chiameremo Jane, il suo vero nome.
Personalmente ho preferito di più la seconda stagione, la storia è più corale, non mancano i focus su gli altri personaggi, ad esempio Dustin e il suo animaletto extra-dimensionale D'Artagnan, il cucciolo di Demogorgone. Le vicende con Dart il "DemoCane" mi sono piaciute molto.
Così come ho apprezzato l'aggiunta di Maxine (MadMax), con Lucas e Dustin che le corrono dietro, spodestando Jane dal ruolo di unica ragazza del gruppo.
Assieme a Dustin, l'altro personaggio che preferisco è Steve Harrington. Se avessi visto solo la prima stagione avrei detto lo sceriffo Hopper, e non avrei mai detto che il ragazzo di Nancy avesse speranze di piacermi molto. Aveva già avuto un'evoluzione durante le prime vicende, ma è con la seconda stagione che gli viene dato veramente lo spazio che merita, dimostrando di non essere un personaggio piatto.

Mi piace molto come serie, non la considero lo sceneggiato della vita, ma questo non mi impedisce di consigliarlo a tutti coloro che non lo hanno visto.
Ha tutte quelle caratteristiche che rendono una serie, o un film, di successo.
Un gruppo di bambini nerd nel quale identificarci, dei reietti della società che riescono di nuovo a vivere socialmente, il bullo che pian piano dimostra di non esserlo per niente ma anzi è un personaggio umano, le storie d'amore, il mistero e un'altra dimensione... il tutto ben amalgamato, ed ecco a voi un buon prodotto da guardare.
Non c'è nulla di veramente innovativo, ma è come il tutto viene usato che rende questa storia qualcosa di familiare e positivo, non un minestrone riscaldato che sa di già visto. Questo è quello che mi spinge a guardare Stranger Things, ed è quello che spero rimanga a lungo. Temo che possa venire snaturato nelle prossime stagioni.
Non ci resta che aspettare.
Intanto vi saluto, ciao e alla prossima!


*ENRICO*


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