sabato 10 marzo 2018

Recensione Akame ga Kill! Vol.1

Recensione
Akame ga Kill!
Vol.1

Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi vi parlerò di "Akame ga Kill!".
Come vi avevo accennato qualche giorno fa, ho dato dei soldi a Dana dicendole: «Scegli il manga che vuoi, pensando che mi possa piacere.» la ho ritrovata in seguito alla cassa con questo volumetto in mano.

Ne avevo sentito parlare, ma non sapevo nulla della trama di questo shonen, dopo aver letto il primo numero mi sono fatto un'idea.
Il protagonista è un ragazzo di nome Tatsumi, stranamente non Akame, che apparirà solo in seguito.
Il suo scopo è diventare ricco per aiutare il suo villaggio.
La premessa è semplice come quella di ogni shonen che si rispetti: 

«Diventerò Hokage!»
«Diventerò il Re dei Pirati!» 
«Ucciderò tutti i Giganti!» 
e infine
«Diventerò ricco!»

Sembra quasi più facile rispetto agli altri no? Be, provate voi prima, poi ne riparliamo. O se volete posso vendervi il miglior metodo per arricchirvi...
Truffe a parte, questo manga parte proprio con una truffa. Il protagonista viene truffato e perde tutti i risparmi finora guadagnati, ma almeno è riuscito ad arrivare nella capitale dell'Impero, lì diventerà ricco per forza.
Ovviamente no.
La città è un abisso di corruzione, eccessi, soprusi di ogni tipo, insomma tipo la realtà, non proprio un fantasy.

Dopo un evento che gli farà aprire gli occhi, il nostro Tatsumi farà la conoscenza di Akame e i Night Raid, un gruppo di assassini al soldo dei ribelli, il cui scopo è rovesciare l'impero.

«Questi non sono i droidi che state cercando.»
Il resto del manga è dedicato alla presentazione degli altri assassini dei Night Raid, oltre che a qualche prova di iniziazione e le prime missioni per Tatsumi.

Un fumetto tutto sommato divertente, scorrevole e che viene letto tutto d'un fiato, nonostante abbia più pagine del manga standard, per carità nulla di innovativo, ma non c'è sempre bisogno di innovazione, qualche volta può bastare anche qualcosa di ben fatto, del resto se leggessimo solo storie eccellenti con il tempo ci abitueremo troppo ad esse, facendole diventare mediocri.
Voi lo avete letto? Che ne pensate? Fatemelo sapere con un commento qui sotto.
Vi lascio inoltre il link all'acquisto:

 
Intanto vi saluto, ciao e alla prossima!


*ENRICO*








Nessun commento:

Posta un commento