martedì 8 novembre 2016

La distanza tra me e te di Lucrezia Scali - Recensione

La distanza tra me e te
di Lucrezia Scali - Recensione




Ciao ragazzi,
Oggi finalmente ho finito questo fantastico libro che mi è stato inviato gentilmente da Newton Compton.
La lettura mi ha appassionata fin dalla prima pagina in quanto sono i protagonisti ad attirarti nelle loro vite. Vorresti averne sempre di più e sapere cosa succede nella pagina successiva.
Il romanzo è strutturato con due Pov: Andreas e Isabel.
Isabel è una giovane ragazza sposata con Mattia. La sua vita sembrerebbe tutta rose e fiori. Non ha il bisogno di lavorare, perché Mattia le da tutto quello che le serve. E' l'emblema della "Desperate Housewife" anche se non disperata: tutto in casa sua deve essere in ordine e tutto programmato nei minimi dettagli.
Andreas invece è l'estremo opposto. Vive la sua vita day by day. E il suo mantra sembra essere "Cogli l'attimo". Non sa cosa sia l'amore, ha solo delle piccole avventure. Fino a quando non ha trovato Regina, la sua fidanzata. Con lei si sente a suo agio, ma sa già che non è quello che fa per lui.
Solo una cosa hanno in comune Andreas e Isabel: i cani. E il loro incontro/scontro ad una gara di agility dog cambierà per sempre le loro vite.
E iniziano così uno scambio di messaggi su Facebook che porterà ad altro.
Le loro vite verranno stravolte: Andreas scoprirà cosa vuol dire essere veramente innamorati e Isabel capirà che il matrimonio con Mattia non è veramente come sembra. Ma saranno in grado di iniziare una nuova vita insieme e abbracciare questa seconda possibilità? Non voglio spoilerarvi tutto il libro. Se quello che avete letto fino a qui vi basta allora corrette ad acquistarlo.
Questo romanzo è scorrevole fin dalla prima pagina. Bella l'idea di scrivere tutti i messaggi che si scambiano e anche la frasetta significativa all'inizio di ogni capitolo. Io l'ho letto in tre/quattro giorni.
Inoltre affronta una tematica piuttosto importante: le conoscenze su internet e sui social.
Isabel ha conosciuto dapprima Andreas dal vivo, ma ciò non toglie che nella vita vera il più delle volte questo non succede. E questo ci fa capire quanto i social sono veramente diventati indispensabili nella nostra vita quotidiana. Quindi si un romanzo rosa ma con tematiche importanti.

Ho avuto l'opportunità di porre delle domande direttamente all'autrice in merito al libro, leggete cosa mi ha risposto.


Domande:
1)      Da cosa ti sei ispirata quando hai scritto questo libro?
Ciao e grazie per questa opportunità. L’idea è nata per caso in seguito a una serata trascorsa con amici. Come sempre, tra una chiacchiera e l’altra, i discorsi sono caduti sui tanto amati social e in quel momento ho capito che dovevo scrivere assolutamente una storia legata a Facebook. Si è accesa la “famosa” lampadina e il resto mi ha proprio travolto.

2)      Andreas e Isabel sono amanti dei cani. Quanto hanno influito i tuoi studi di veterinaria nella stesura del romanzo?
Il mio percorso di studi non ha dato niente di più e niente di meno ai miei romanzi, è l’amore che ho verso gli animali il motore di tutto. Sono nata e cresciuta in mezzo a cani, gatti, conigli e mille altre bestioline, e sono talmente parte integrante della mia vita che mi viene naturale inserirlo nei libri.

3)      Andreas i Isabel sembrano fin dall’inizio non credere nell’amore finché non lo riconoscono in quello che provano l’uno nell’altra. Tu credi nell’amore? Lo lasceresti andare come ha fatto Isabel per paura o lotteresti come Andreas?
Sì, non sono una donna particolarmente romantica e non credo nell’amore eterno o nella formula “vissero per sempre felici e contenti”, ma credo nell’amore che lascia i segni, che ti regala piccoli momenti preziosi, e che non cade nell’abitudine. Io ho sempre lottato per amore, ma ho anche lasciato andare. Bisogna guardarsi dentro e non ragionare sempre con l’istinto, ma anche con la razionalità. Bisogna mettere sopra un piatto della bilancia cosa ci fa stare bene e cosa no, e poi prendere una decisione.

4)      Il finale aperto lascia presumere un seguito?
In realtà, no. Quando ho pensato e scritto questa storia ero ben consapevole delle critiche e delle conseguenze della mia scelta. Il genere rosa pretende un lieto fine ma non specifica il come. In     questo romanzo c’è il lieto fine, bisogna solo leggerlo tra le righe.

5)      Quanto è stato difficile per te farti conoscere nel mondo dell’editoria quale autrice autopubblicata? E poi finalmente è arrivata la proposta di Newton Compton e sei apparsa in tutte le librerie. Come vivi questa novità?
Ci sono momenti nella vita dove ti devi buttare, lanciare anche senza paracadute e provare a rincorrere quello che desideri. Ho scelto la strada dell’autopubblicazione non perché rappresentava la via più facile, ma perché era quella che mi dava la possibilità di avere piena autonomia, diretto contatto con i lettori e non avere tempi di attesa che io, causa la mia mancanza di pazienza, non saprei gestire. Non so risponderti, sono felicissima ma sembra quasi tutto un meraviglioso sogno.

6)      Cosa vorresti dire ai tuoi lettori o a chi si accinge e leggere i tuoi libri?
Queste sono le domande che temo e che mi ritrovo a non sapere cosa dire. In realtà non ho molto da aggiungere, è il libro che in qualche modo chiama il lettore e quindi spero che le mie storie possano toccare il cuore di molte persone. 


Ringrazio Lucrezia per essersi resa disponibile. Fatemi sapere se lo avete letto e se vi è piaciuto.
Detto questo vi saluto e alla prossima.
Ciao ciao,
*DANA*

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