RECENSIONE DOCTOR WHO S09E06
LA DONNA CHE VISSE
Ciao a tutti,oggi parleremo di questa sesta puntata della nona stagione di Doctor Who. Anche in questo episodio la star è la giovanissima attrice Maisie Williams.

Pian piano durante l’episodio scopriremo che è profondamente cambiata durante questo periodo: vedere tutti i suoi cari morire la ha distrutta e ha quindi preferito rinnegare i suoi sentimenti, cercando di trovare una soluzione, fuggendo da tutto.
Il Dottore rifiuta la sua richiesta di portarla in viaggio con se per l’universo; Ashildr, che ora si fa chiamare Io, trova una scappatoia e, facendosi aiutare da un leone antropomorfo, trova la soluzione: dovranno infatti recuperare un amuleto chiamato occhi di Ade. Con questo amuleto e sacrificando la vita di una persona, potranno aprire un portale verso Delta Leonis; per Io significherebbe ritornare a vivere.
Questo è ciò che pensa; dopotutto anche il Dottore è sempre in fuga dai dolori degli esseri umani.

L’uomo ha una sola vita e farebbe di tutto per sopravvivere, ma ad Ashildr questo non importa perché prima o poi sarebbe dovuto morire lo stesso.
“Guarda la sua gioia di essere vivo. È qualcosa che noi non potremmo davvero provare.” Questa è la risposta del Dottore. La gioia di essere vivi, di riuscire a sopravvivere, di trovare scappatoie è l’arte di chi prima o poi deve morire. È questo che rende la specie umana la più interessante agli occhi del Dottore.
Perché nella vita come nella morte c’è un sentimento che perdura nel tempo e resta nei ricordi sia dei nostri discendenti, sia in quelli delle persone che amiamo.
Questa puntata è decisamente ricca di spunti filosofici per faci pensare. Non mancano poi i riferimenti a Jack Arckness, personaggio nella stessa situazione di Ashildr, ma che ha saputo reagire e trovare uno scopo nella propria vita.

E chissà magari può nascere un nuovo spin-off con protagonista Ashildr.
Vi saluto, ciao ciao.
*DANA*
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