martedì 24 maggio 2016

recensione Ad Astra vol.1

Recensione
Ad Astra
vol. 1
Ciao a tutti! Oggi volevo parlarvi del manga storico di Mihachi Kagano: Ad Astra. Quando è ambientato? Nell'antica Roma, ai tempi delle Repubblica, più precisamente durante la seconda guerra Punica, anche se questo volume è un caso a parte perché parla di come la prima guerra sia finita, per poi arrivare al conflitto in questione.
Perché partire dalla seconda e non dalla prima? Be, diciamo che è la parte più "famosa" della guerra fra Romani e Cartaginesi, con i leader militari più abili del mondo antico: Annibale e Publio Cornelio Scipione.
Non so che effetto abbia avuto sul pubblico medio giapponese, ma per noi europei (e nello specifico noi italiani), sono fatti storici piuttosto famosi, insegnati nelle scuole in modo più o meno approfondito fin dalle elementari.
Proprio per questo leggere questo manga fa un effetto strano: in piccola parte i personaggi sono un po' stereotipati nel classico stile dei manga e nel contempo questi mostri sacri del passato sono umanizzati e resi più simili all'uomo moderno. Ovviamente erano umani, ma da come siamo stati istruiti non pare così, un esempio? Publio Cornelio Scipione che da giovane gioca a dadi in una taverna. Nella realtà sicuramente avrà avuto qualche passatempo e vederlo rappresentato nella quotidianità di ogni giorno, anche se in un periodo così distante e a lungo studiato, aiuta certamente ad attualizzare il personaggio, in un certo senso riusciamo anche a paragonarlo a noi stessi.
Di pari passo al paragone di Scipione con noi lettori, avremo anche la contrapposizione della personalità fredda e calcolatrice di Annibale, che da come è rappresentato in questo primo volume (soprattutto da bambino), ci apparirà alieno ed esterno alla natura umana, capace di guidare le masse con l'oratoria nonostante il sentimento di repulsione che suscita.
Questo primo volume parla soprattutto di lui, piuttosto che del giovane Scipione, anche se Mihachi Kagano assicura che andando avanti invertirà la tendenza, facendo avere maggiore spazio alla vita di Publio Cornelio tralasciando quella del leader cartaginese.


Lorica segmentata
i soldati romani in Ad Astra
Nel complesso questo manga mi è piaciuto, soprattutto la scelta di non usare la lorica segmentata come armatura per i soldati romani, certamente è la più famosa e conosciuta, tutti vedendola pensano all'antica Roma, ma che in realtà è stata usata molto meno rispetto all'immaginario collettivo.
Mi è piaciuta poco, invece, la scelta di rendere Scipione biondo, capisco le motivazioni che da l'autore, ovvero renderlo più riconoscibile con in testa l'elmetto, ma avrei preferito altro: magari un semplice graffio sull'elmo, o una decorazione sulla corazza. Il manga come di consueto è in bianco e nero, 
così il giovane Publio appare con i capelli bianchi nelle tavole, dando l'idea di una persona biondissima proveniente dal nord Europa. Decisamente più accettabile l'idea di far avere a Gaio Lelio dei folti basettoni (sempre per la riconoscibilità con l'elmo), niente da dire invece sull'estetica di Annibale che nel complesso è ben fatta.

Voi che ne pensate? Lo avete letto?
Ciao e alla prossima!


*ENRICO*

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