Recensione
Life Zero
Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di un fumetto italiano, quale? Life Zero, di Stefano Vietti e Marco Checchetto, edito da Panini Comics.
Life Zero è un fumetto horror a tema zombie. Qualcuno, seguendo Codex Ludus, avrà intuito la mia passione per questo genere, che in questo periodo ha avuto per me una sorta di primavera. Preso dalla foga della lettura di The Walking Dead di Kirkman sono finito per acquistare il primo numero di Life Zero.
Il fumetto era stato messo nella sezione sbagliata, forse qualche cliente lo aveva riposto lì, "uno scaffale vale l'altro", forse è stato questo il suo pensiero.
Fatto sta che nel reparto Dc Comics mi sono trovato fra le mani questo albo.
Mi attirò la copertina, certo, ma gli diedi anche una sfogliata. Veloce, lo devo ammettere, ma lo stile mi piaceva, senza contare la presenza degli zombie in alcune tavole.
Non ero certo che fossero dei non-morti ma, di primo acchito, così mi erano sembrati, ora posso dire non a torto.
Quello che avete letto poco fa è un pezzo di post "reperto" di settembre, ora, a dicembre inoltrato, lo continuo. Perché tutto questo ritardo?
Dovete sapere che Life Zero è composto da tre numeri. Ovviamente io ho acquistato il primo, ho aspettato nella speranza che gli albi successivi venissero ristampati o che semplicemente arrivassero altre copie in fumetteria... ma non è stato così.
In genere do sempre la mia prima impressione su il primo numero di un fumetto o di un manga, ma in questo caso, dato che l'opera è una trilogia, non aveva senso dare la prima impressione su un terzo dell'intera storia, tanto valeva fare direttamente la recensione.
Ma non sono riuscito a reperire il secondo e il terzo volumetto di Life Zero, quindi che fare?
Certo avrei potuto aspettare ancora nella speranza che arrivasse qualcosa, ma dopo tre mesi ho ritenuto che l'attesa sia già stata troppa.
Come dicevo tre mesi fa, la mia impressione guardando la copertina, e sfogliandolo, è risultata essere giusta.
La mia passione per il genere me lo ha fatto piacere molto, tanto che nella mia testa fantasticavo una pan-storia in cui i vari universi zombie coesistono, ovvio che non esisterà mai un crossover fra The Walking Dead e Life Zero, ma la fantasia mi ha fatto viaggiare molto...
Life Zero a differenza di The Walking Dead è un fumetto a colori, la forma poi non è come quella di un fumetto della Bonelli (come l'edizione italiana di TWD), ma bensì come quella di un fumetto Marvel e Dc. Ma non solo il formato è di stampo USA, anche la disposizione delle vignette, irregolari nel numero, nella disposizione e nella posizione. Insomma proprio quello a cui ci hanno abituato i fumetti degli ultimi quindici/vent'anni.
Le tavole sono ricche di movimento, azione e dettagli, nel complesso ben fatte.
Unica pecca? Il sangue dei non morti, o meglio in sangue in generale, troppo piatto, in certi casi pare una texture incollata alla fine sulle figure dei personaggi, tanto per riempire, senza contare il fatto che poco rispecchia la tridimensionalità dei corpi.
Devo anche ammettere che non sempre è così: infatti in tutti quei disegni in cui è previsto uno zombie smembrato, e la cosa è stata progettata come si deve, il sangue è sulle superfici giuste e non è per niente un elemento di contorno.
Quello che avete letto poco fa è un pezzo di post "reperto" di settembre, ora, a dicembre inoltrato, lo continuo. Perché tutto questo ritardo?
Dovete sapere che Life Zero è composto da tre numeri. Ovviamente io ho acquistato il primo, ho aspettato nella speranza che gli albi successivi venissero ristampati o che semplicemente arrivassero altre copie in fumetteria... ma non è stato così.
In genere do sempre la mia prima impressione su il primo numero di un fumetto o di un manga, ma in questo caso, dato che l'opera è una trilogia, non aveva senso dare la prima impressione su un terzo dell'intera storia, tanto valeva fare direttamente la recensione.
Ma non sono riuscito a reperire il secondo e il terzo volumetto di Life Zero, quindi che fare?
Certo avrei potuto aspettare ancora nella speranza che arrivasse qualcosa, ma dopo tre mesi ho ritenuto che l'attesa sia già stata troppa.
Come dicevo tre mesi fa, la mia impressione guardando la copertina, e sfogliandolo, è risultata essere giusta.
La mia passione per il genere me lo ha fatto piacere molto, tanto che nella mia testa fantasticavo una pan-storia in cui i vari universi zombie coesistono, ovvio che non esisterà mai un crossover fra The Walking Dead e Life Zero, ma la fantasia mi ha fatto viaggiare molto...
Le tavole sono ricche di movimento, azione e dettagli, nel complesso ben fatte.
Unica pecca? Il sangue dei non morti, o meglio in sangue in generale, troppo piatto, in certi casi pare una texture incollata alla fine sulle figure dei personaggi, tanto per riempire, senza contare il fatto che poco rispecchia la tridimensionalità dei corpi.
Devo anche ammettere che non sempre è così: infatti in tutti quei disegni in cui è previsto uno zombie smembrato, e la cosa è stata progettata come si deve, il sangue è sulle superfici giuste e non è per niente un elemento di contorno.
La trama è interessante, anche se non molto originale, del resto quale storia zombie ormai lo è?
Per di più non posso dare un giudizio totale sulla trama avendo letto solo un terzo di quanto avrei voluto.
Un ultima nota, una particolarità: le pagine di diario alla fine del fumetto, molto in stile Alan Moore.
Nel complesso Life Zero è un buon fumetto horror a tema zombie, ma già se siete appassionati dell'horror in una forma più generale, o semplicemente non vi piace il genere, è da evitare.
Sicuramente acquistandolo supporterete il fumetto italiano, il che è una cosa molto positiva, ma la difficoltà nel reperirne i numeri non vi renderanno di certo le cose facili.
Detto questo, vi devo salutare.
Ciao e alla prossima!
*ENRICO*
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