Recensione Rumble
Vol.1
Che colore ha l'oscurità?
di
John Arcudi e James Harren
La mia copia di Rumble |
Oggi vi parlerò di Rumble, questa volta non del free comic book come in un post precedente, ma del fumetto vero e proprio in formato graphic novel a copertina rigida.
La scelta di Panini di rendere il primo capitolo gratuito è stata azzeccata, ciò ha dato molta più visibilità all'opera di Arcudi e Harren, anche se ho notato pile di copie gratuite non regalate nelle fumetterie in cui sono entrato, come se non ci fosse l'intenzione di propagandare l'evento.
Rumble è un urban fantasy, un fantasy nel mondo "reale", un po' come la serie tv "Supernatural" o alcuni libri di Stephen King... un genere meno diffuso rispetto a quello "tradizionale" ma che fortunatamente sta avendo una buona espansione.
Il protagonista è un barista di nome Bob che in breve tempo si troverà invischiato nelle vicende soprannaturali dello spaventapasseri Rathraq, il quale combatte contro dei mostri, armato con uno spadone. Mi limito a dire solo questo perché gran parte dell'interesse che ho avuto per Rumble è dovuto proprio al non sapere chi fosse Rathraq e cosa lo motivasse.
Il mio free comic |
John Arcudi ha scritto una buona sceneggiatura per questo fumetto, che però non eccelle per originalità. I primi capitoli hanno le componenti giuste per far crescere l'interesse nel lettore, c'è la giusta quantità di mistero che fa crescere la curiosità, per esempio: «chi è quello spaventapasseri in copertina?» ma il tutto viene rivelato nella seconda metà del fumetto, secondo me troppo presto. In uno schiocco di dita gran parte del mistero sparisce.
Se si tratta di una buona scelta lo si scoprirà nel prossimo volume, ora come ora non approvo.
Rumble è un buona avventura urbana a tema fantasy, è iniziata bene, come finirà? Spero che il tutto non esploda come una bolla di sapone, perché le premesse erano molto buone.
Riuscirà Rumble a mantenersi sugli standard dei primi capitoli?
Lo scopriremo nel prossimo volume e soprattutto nel prossimo post!
Ciao e alla prossima!
*ENRICO*
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