mercoledì 27 luglio 2016

LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO - RECENSIONE

LO STRANO VIAGGIO DI UN OGGETTO SMARRITO -  RECENSIONE

Ciao a tutti,
oggi vi parlo del libro che mi è arrivato un mese fa da Garzanti in omaggio. Purtroppo non ho potuto leggerlo subito ma ora lo ho terminato e sono lieta di recensirvelo.
Questo libro ha avuto molto successo fin da subito e ora che lo ho letto capisco il perché.
Questa è la storia di Michele, un ragazzo che vive in una stazione ferroviaria e che colleziona tutto quello che trova nel suo lavoro di controllore dei treni e che è stato smarrito.
La sua vita ordinaria viene sconvolta dall'arrivo di Elena, una ragazza aperta alla vita e con una parlantina che incanta chiunque.
È una assoluta novità per lui che, fin da quando sua madre lo ha lasciato, ha vissuto una vita in solitudine e solo per il suo lavoro.
Un giorno Michele ritrova sul treno il suo diario rosso, quello che lasciò a sua madre prima che se ne andasse. Questo riapre in lui una vecchia ferita.
Sostenuto da Elena compirà un viaggio alla ricerca della madre, che poi si tramuterà in un ritrovo di se stesso, delle sue origini e soprattutto la riscoperta dei sentimenti ormai sotterrati nel più profondo della sua anima.
La cosa che mi è piaciuta di più è il gioco di attribuire alle persone un colore e soprattutto il fatto che l'incontro con Elena scombini i colori della vita di Michele, tanto da diventare daltonico:
"SEI BLU", DISSE A QUEL PUNTO MICHELE, CONTINUANDO A FISSARE IL GIORNALE.
ELENA SI VOLTO' A GUARDARLO SORPRESA.
"SEI BLU COME LA SABBIA", AGGIUNSE LUI.
ELENA PIEGO' IL CAPO DI LATO, FISSANDOLO CON LE SOPRACCIGLIA.
"SEI ROSSA COME IL CAFFÈ" INCALZO' LUI, LO SGUARDO FISSO SULLE NOTIZIE DI CRONACA NERA. 
ELENA SI PASSO' UNA MANO SULLA FRONTE, PAZIENTE.
"SEI VERDE COME LA NEVE" AGGIUNSE MICHELE. E FINALMENTE RIPIEGO' IL GIORNALE E LA GUARDO' NEGLI OCCHI.
"SEI VIOLA COME IL MIELE" E SORRISE.
"MICHELE" DISSE LEI. " MI SA CHE SEI DALTONICO"
"NO. SEI TU CHE MI CAMBI I COLORI DELLA VITA" SUSSURRO' LUI, SINCERO.

Michele appare come un personaggio chiuso ai sentimenti e alla vita. Elena invece sorride sempre ma il suo passato nasconde un triste avvenimento.
Il racconto è molto scorrevole, le descrizioni portano anche il lettore a Marina di Mare e nei vari paesetti appenninici.
L'intero libro è come uno scandaglio psicologico della mente di Michele che piano piano ritorna a vivere.
Alcuni fatti sono un po' prevedibili, forse causati dall'ingenuità del protagonista. In seguito questa situazione viene ribaltata, Michele riuscirà a tirare fuori il suo coraggio e i suoi sentimenti per Elena.
Tanto che, al termine del libro, ne volevo ancora, altre pagine. Avrei voluto vivere di più la loro storia d'amore.
Michele e Elena hanno intenerito i nostri cuori, ci hanno emozionato e abbiamo vissuto insieme a loro un'avventura.
La bravura dello scrittore sarà di certo premiata.
Ciao ciao,
*DANA*

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