REVIEW PARTY IL RINTOCCO DI NEAL SHUSTERMAN
Ciao a tutti,
oggi, finalmente, posso parlarvi del terzo e ultimo libro della trilogia distopica di Neal Shusterman.
Ho letteralmente adorato Falce e Thunderhead, soprattutto perché erano “la novità”, il distopico diverso da quanto già visto e letto. Alla fine di Thunderhead l’hype era alle stelle: Citra e Rowan rinchiusi in una camera blindata sul fondo dell’oceano con i diamanti delle falci, Endura completamente affondata, Madame Curie morta per salvarli, e il loro acerrimo nemico, Maestro Goddard, nominato Suprema Roncola. Peggio di così non si può!
Ho iniziato Il Rintocco con una voglia matta di sapere cosa sarebbe successo ai nostri due protagonisti. E niente non ci ho capito un c...o, almeno per la buona prima metà del libro. Vengono presentati nuovi personaggi e gli aventi non sono più in successione. Ci sono continui salti temporali e l’unico modo che si ha di capire dove si colloca l’evento è che sporadicamente troviamo i diari delle falci con l’anno in cui è stato scritto. Tutto questo tende a rallentare la lettura non di poco. Vi posso assicurare che ad un certo punto ho addirittura pensato: Ma chi me lo fa fare di proseguire?
Per aiutare i nuovi lettori ho deciso di farvi un piccolo schemino che dà modo di riuscire a collocare gli eventi.
-L’anno del rapace: affondamento di Endura
-L’anno dello stambecco: Il rintocco prende la sua base a Lenape (ex New York), Goddard diventa somma roncola della Midmerica e toglie la quota annuale di spigolatura.
-L’anno del quokka: viene tolto qualsiasi limite alla spigolatura e Goddard inizia la sua opera di unificazione dell’America.
-L’anno del cobra: Goddard diventa Somma Roncola Continentale e laggiù, dove si trovano i resti di Endura, una nave capitanata da Jerico e Maestro Possuelo, portano alla luce la camera blindata, quasi quattro anni dopo il suo affondamento.
Questi sono gli eventi cardine del romanzo e da metà in poi torna ad esserci una fluidità negli avvenimenti.
Mi è piaciuto il cambiamento e la crescita del personaggio
di Greyson Tolliver, alias. Il rintocco appunto.
Non è più quel ragazzino ingenuo e spaventato che è stato in Thunderhead.
Ricercato dalla compagnia, è ora diventato il simbolo dei Tonisti, una guida
spirituale ma soprattutto è l’unico in grado di sentire ancora la voce del
Thunderhead. L’unico in grado di mettere in pratica i suoi piani per salvare il
mondo.
In questo arco narrativo viene poi dato spazio al passato, viene fatta luce su
avvenimenti passati, sull’era dei mortali e su come è nata la compagnia.
Purtroppo su questo punto mi è rimasto un quesito grande quanto una casa,
oltretutto veramente incoerente ai fini di trama: perché il mondo e il Thunderhead stesso dovrebbero accettare così di
buon grado la nascita di una compagnia di Falci? I capi di stato, i re e
chiunque detenesse il potere di uno Stato è stato dimesso e spigolato, perché dovrebbero
accettare così passivamente questa scelta?
Il Thunderhead, con il passare dei volumi, ha un’evoluzione veramente spaventosa. Da intelligenza artificiale, inizia a provare dei veri e propri sentimenti. Come può essere?? Le iterazioni cancellate ci fanno veramente capire che, alle volte, è persino in contrasto con se stesso. Alcuni punti mi hanno fatto venire la pelle d’oca!
Un altro personaggio molto particolare è il/la capitano/a Jerico. Né uomo, né donna, sa soltanto quello che non è! Il fatto che definisca la sua sessualità attraverso il tempo meteorologico è una cosa veramente assurda. Rimane comunque un ottimo personaggio, ben caratterizzato.
Maestro Faraday, invece, da figura di un certo spessore e personalità è diventato nient’altro che un naufrago in balia degli eventi. Proprio lui che nel secondo volume era diventato un Indiana Jones alla ricerca della verità, si è lasciato andare così! Mi è veramente dispiaciuto vedere il suo declino.
Per ultimo, ma non meno importate, i veri protagonisti di questa storia, Citra e Rowan. Di loro posso solo dire che mi piace la piega che ha assunto la loro parte della storia, anche se avrei preferito vedere qualcosa in più sul loro rapporto, sul loro ricongiungimento passato un po’ in sordina. Sapevo che stavo leggendo un distopico, ma un pizzico di romance ci sta sempre.
Se avessi potuto decidere il finale della storia, di certo non avrei scelto questo. Alle volte mi è sembrato che ci fosse troppa carne al fuoco quando bastava poco per poter proseguire in modo più fluido la storia.
Sono veramente curiosa di vedere la trasposizione
cinematografica di questa serie intera. Di certo farà parlare di sé!
Sono stata veramente molto combattuta! Mi è piaciuto? Si, no.. forse. Alcune
parti sono veramente state molto belle, l’action non è mancata e alcune scene
sono state veramente spettacolari e cruente al tempo stesso. Per quanto
riguarda la lentezza della lettura, la linearità degli eventi e le domande
irrisolte, sono aspetti troppo importanti da poter tralasciare. Quindi, non
posso dare un buon volto a questo volume!
Voi cosa ne pesate? Fatemelo sapere con un commento qui sotto o su tutti i social.
Ovviamente chi ha letto i primi due volumi non può lasciare la storia così!
Ciao ciao,
*Dana*
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