RECENSIONE: FAHRENHEIT 451 DI RAY BRADBURY
Ciao a tutti,
oggi sono qui a recensirvi un classico moderno, che concorre ad essere uno dei pilastri dei romanzi distopici assieme a 1984 di Orwell.
Sto parlando di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, pubblicato nel 1951 con il titolo originale di "The fireman" nella Galaxy science fiction.
Sto parlando di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, pubblicato nel 1951 con il titolo originale di "The fireman" nella Galaxy science fiction.
Urania lo pubblica in Italia per la prima volta, ed ora Mondadori ne ripropone la sua edizione, concedendomi l'opportunità di leggerlo e recensirlo per voi.
Il titolo sta a significare la temperatura alla quale brucia la carta secondo la scala che viene utilizzata nei paesi anglosassoni.
La storia è ambientata in una città in cui non si conosce il nome, presumibilmente negli Stati Uniti, e si direbbe che tutta la vicenda accada in un tempo futuro, ma ci sono pochi riferimenti del presente e si conosce poco anche del passato.
La storia è ambientata in una città in cui non si conosce il nome, presumibilmente negli Stati Uniti, e si direbbe che tutta la vicenda accada in un tempo futuro, ma ci sono pochi riferimenti del presente e si conosce poco anche del passato.
Per quanto concerne le scelte stilistico-narrative vi sono numerosi paragoni, climax, flashback e i dialoghi hanno una funzione molto importante perché ci aiutano a comprendere, attraverso le idee dei personaggi, la società in cui è ambientata la vicenda.
I personaggi principali sono cinque:
-Guy Montag, il protagonista, è un milite del fuoco di un mondo in cui, al posto di domare e spegnere gli incendi, li appicca per bruciare i libri perché censurati;
-Clarisse, vicina di casa di Montag, è una ragazza di 17 anni un po' "pazza" secondo gli standard di quella determinata società. Gli fa aprire gli occhi sul mondo circostante, facendogli da ispiratrice ad un nuovo cambiamento. Clarisse è la miccia che sconvolge radicalmente il modo di pensare del protagonista.
-Mildred, la moglie di Montag, è alienata da un mondo futuristico, non poi così lontano dal nostro, che appartiene alla televisione, a quello che ora definiremo "social". La famiglia virtuale proiettata sui 4 televisori a parete sostituiscono in tutto e per tutto la vita reale.
-Beatty è il capitano dei militi del fuoco, cerca di convincere Montag sull'idea che i libri non dicono niente, che portano solo all'infelicità della persona.
- Per ultimo ma non meno importante abbiamo Faber, ex professore universitario che aiuta Montag facendogli capire la vera utilità dei libri. Si definisce vigliacco per non essere intervenuto al momento opportuno, evitando così la censura.
Quando per l'ennesima volta suona l'allarme, Montag e i militi partono alla volta della prossima casa da incendiare. Montag non può sapere che la casa predestinata è proprio la sua, lo hanno scoperto, hanno trovato le prove del fatto che lui ha preso i libri e li ha letti!
Parte così un inseguimento in diretta TV che si trasforma in guerra fatta di segugi elettronici e ordigni nucleari.
Montag si salverà soltanto grazie ad un gruppo di scrittori ed ex studiosi che lo accolgono nel loro accampamento. Qui scoprirà che non tutto è andato perduto: i libri esistono ancora nella loro memoria e un giorno verranno ristampati! Tutto verrà ricostruito con l'aiuto della parola perché "c'è un tempo per ogni cosa; un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per tacere e un tempo per parlare".
Una delle tematiche affrontate nel romanzo è la dimostrazione di ciò che la censura è in grado di fare ad una società e sul perché gli uomini non devono accettare le regole imposte, senza interrogarsi sulle implicazioni che queste comportano.
L'autore critica l'eccessivo attaccamento alle cose materiali della vita, la mancanza di idee e opinioni personali nella società attuale. Si vogliono uomini del tutto distolti da se stessi: infatti, per loro, finisce per diventare realtà anche la finzione, rinunciando al contatto umano e diretto con il mondo.
"Fahrenheit 451" è un libro molto istruttivo. Si pone come uno "specchio" di grande attualità sul nostro mondo. Il passato non può essere cancellato, ma ricordato, per poi essere ricostruito con razionalità e saggezza.
Spero di essere stata abbastanza esaustiva con questa mia recensione. Il libro mi è piaciuto parecchio e rientra nei migliori romanzi che io abbia mai letto.
Spero che lo sia anche per voi.
Vi lascio qui sotto come sempre il link all'acquisto.
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Vi saluto,
Ciao ciao
*Dana*
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