mercoledì 16 dicembre 2020

Calendario dell’avvento: Il fantasma dei natali presenti

 

Calendario dell’avvento: Il fantasma dei natali presenti


 

Ciao a tutti,

oggi Codex Ludus ospita la tappa del Calendario dell’Avvento con tema Il fantasma dei Natali Presenti.

Partiamo con il descrivere questo particolare fantasma. Esso si presenta come un Gigante vestito soltanto di una lunga veste bordata di pelliccia, una corona d’agrifoglio sulla testa e in mano una cornucopia da cui scaturisce una luce. Il viso serafico contornato da riccioli castani, le strani vesti e le movenze ce lo rappresentano come un vero Babbo Natale.

L’intera camera di Scrooge cambia con il suo arrivo: le pareti sono rivestite di sempreverdi, tipici del Natale, come ad esempio il pino e l’agrifoglio. Il pavimento è ricoperto di tutte le cibarie tipiche dei cenoni: dai pudding agli arrosti, i pasticci e le salsicce, il tacchino, il cinghiale, le caldarroste, le arance, le torte e ogni ben di Dio che le vostre mamme o nonne possano preparare a Natale. Tutto riunito in una unica stanza.

Lo spirito poi, lo trascina attraverso le stradine del paese in festa. Tutti festeggiano Natale, riversandosi nelle strade per augurare a tutti gioia e felicità, a cantare i canti natalizi e a partecipare ai preparativi per i cenoni.

Più in particolare Scrooge parteciperà alla festa di Bob, il suo impiegato. Seppur una festa povera, Bob e la sua famiglia non si esonerano dai preparativi, includendo Timmy, il figlio malato, e Martha. Il loro è un natale pieno di felicità e speranza. Seppure Bob venga trattato male da Scrooge, sia sottopagato e abbia dovuto lavorare fino all’ultimo, Bob non esita un secondo a rivolgere a lui un pensiero e un brindisi.

A svariate feste partecipano quella notte, persino i minatori si riuniscono per scambiarsi gli auguri in una piccola capanna, i guardiani di un faro lontano e i marinai di una nave in mezzo all’oceano, nessuno è esente. Tutti festeggiano a parte Scrooge.

Ma un ultimo Natale aspettava Scrooge, quello a casa del nipote Fred. Tutti in famiglia non lo soffrono, tutti a parte Fred appunto. Imperterrito tutti gli anni si presenta alla sua porta per porgergli i suoi auguri e invitarlo alla festa in famiglia. E tutti gli anni Scrooge declina l’offerta in malo modo. Scrooge fa pena al nipote, in quanto non partecipando alle feste è solo che lui a rimetterci. Si perde la compagnia, il buon cibo, i giochi, gli scherzi e l’amore che una famiglia può dare.

Lo spirito lo porta successivamente a visitare ospizi, galere e rifugi dando ad ogni uno la sua benedizione.

Più il tempo passa più lo spirito invecchia, difatti gli preannuncia la sua morte allo scoccare della mezzanotte. I capelli ormai erano completamente bianchi. La sua morte si avvicinava. Ad un certo punto Scrooge si accorge che da sotto la tunica spuntano due bambini che lo dilaniano a morte: il bambino rappresenta l’ignoranza, la bambina è il bisogno. Entrambi figli dell’uomo terreno, rappresentano un’allegoria molto forte all’interno del romanzo.

Il tema affrontato in questo punto è la povertà dilagante in quel periodo, gli ospizi e le galere troppo piene, anche per gli orfani sudici abitanti delle strade. Scrooge, preoccupato per i bambini, si sente rivolgere le sue stesse parole che aveva rivolto a dei benefattori venuti nel suo ufficio per raccogliere donazioni.

Anche per oggi, la tappa del calendario dell’avvento è terminata. Voi come state passando il Natale? Probabilmente quest’anno, causa Covid, saremo costretti a passare in Natale in solitaria come Scrooge, ma di certo ci rifaremo con amici e parenti al termine di questa pandemia.

Ciao ciao,

*Dana*

 

 

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