CALENDARIO DELL’AVVENTO: RECENSIONE CANTO DI NATALE DI DICKENS
Ciao a tutti,
oggi Codex Ludus ospita la tappa del Calendario dell’Avvento di Canto di Natale di Dickens in collaborazione con Mondadori e organizzato da La libreria di Yeli e Eynyspaolinibooks.
La scorsa settimana vi ho parlato delle ambientazioni del romanzo, questa volta vi farò una vera e propria recensione.
LINK AMBIENTAZIONI CANTO DI NATALE
Innanzitutto voglio spiegarvi perché ho deciso di
partecipare a questo blog tour. Io adoro il Natale, le lucine colorate, i
regali sotto l’albero, il pandoro e la cioccolata calda… ma soprattutto amo i
film di Natale.
Ogni anno io e mia mamma facciamo una maratona, ma quelli che più aspettiamo
sono Elf e la puntata speciale di Doctor Who. Sono innumerevoli i film ispirati
a quest’opera, Doctor Who non è da meno, piazzandosi tra le mie puntate preferite
sul Natale.
Pur avendo visto tanti film, non avevo mai letto il libro vero e proprio di Canto di Natale, quindi ho colto l’occasione e mi sono fiondata nell’evento.
La trama: ormai la conoscete tutti no? Il ricco banchiere Scrooge è protagonista del romanzo. Odia profondamente il Natale e tutte le manfrine che gli vanno dietro. E’ solo una perdita di tempo augurare Buon Natale, come se dovesse per forza andare bene. Un giorno di ferie pagato per il suo impiegato che in quel giorno non produce nulla.
Da egoista e pretenzioso qual è si ritrova a dover far fronte alle conseguenze che le sue scelte comportano. E saranno i 3 fantasmi che gli faranno capire quali sono le cose importanti della vita, non il denaro e la ricchezza, ma gli affetti più cari della nostra vita, parenti, amici e amore.
Questa fantastica storia ci fa comprendere appieno i valori
cristiani del Natale: lo stare insieme, il volerci bene, l’essere tutti più
buoni soprattutto nei momenti più difficili. Ed è proprio lo spirito del Natale
che fa cambiare profondamente il protagonista e le sue convinzioni. Questo
aspetto morale serviva all’epoca dello scrittore, come insegnamento per i
lettori: tutti possiamo cambiare il nostro status, possiamo diventare migliori
compiendo semplicemente nel nostro piccolo delle buone azioni. Una sorta di
favola per adulti da cui si trae un insegnamento profondo. Non a caso è nato
come protesta dell’autore alla società dell’epoca.
Andiamo invece, nel lato fantasy del romanzo. Il romanzo è ricco di allegorie,
gli spettri ne sono l’esempio più lampante. Lo spirito di Jacob Marley, il suo
defunto socio, è raffigurato con delle catene, con dei portamonete, assegni,
cambiali, lucchetti e costretto a vagare in eterno. Lui è il simbolo dell’avidità
e vuole dire al protagonista “o cambi o questo è il tuo destino!”.
Lo spirito del Natale presente è gioviale e allegro,
accostabile al classico Babbo Natale. Lui rappresenta tutti le persone che
trascorrono il Natale sorridendo e senza alcun bisogno del denaro.
Lo spirito del Natale futuro, così spettrale e con il cappuccio nero. Non può
essere che la morte, il mietitore.
E poi abbiamo il piccolo Tim, fratellino malato di Bob Cratchit e simbolo della
speranza. E’ solo grazie all’aiuto monetario di Scrooge se alla fine riesce a
sopravvivere.
Canto di Natale, quest’edizione illustrata in particolare, è
il regalo perfetto da mettere sotto l’albero.
Le illustrazione sono carine e molto colorate. Piaceranno di certo anche ai
vostri bambini.
Voi avete già letto questo romanzo? Vi è piaciuto? Fatemelo sapere qui sotto con un commento e non dimenticatevi di seguire tutte le tappe di questo Calendario dell’avvento.
Ciao ciao,
*Dana*
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