RECENSIONE FINDER DI AYANO YAMANE
Ciao a tutti,
oggi vi parlerò di Finder di Ayano Yamane. Questo manga yaoi mi è stato gentilmente inviato dalla casa editrice, che ringrazio per la disponibilità.
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Questa è la presentazione di Magic Press che ci presenta questa nuova edizione di Finder, serie rimasta precedentemente incompleta in Italia.
Io non l’avevo mai letta, ed è stata una bella scoperta. Ma di cosa parla Finder?
Akihito è un fotografo freelance, va alla caccia di scoop e li vende al migliore offerente, anche alla polizia se necessario. All’inizio del manga è alla ricerca di prove che un noto politico e un membro dello Yakuza sono in combutta per traffico di droga. Akihito, però, viene intercettato da Asami, un potente uomo d’affari che gestisce un locale, ma che sembra anch’esso complice della Yakuza, la mafia giapponese appunto.
Asami non può lasciar sfuggire il ragazzo con le prove, lo cattura e lo “tortura”. La nostra autrice, Ayano, non ci va giù leggero, neanche con i disegni! Asami è un patito del sadomaso tanto da far concorrenza anche a Christian Grey.
Akihito non demorde, vuole trovare la verità, ma il destino
lo porterà a incontrarsi/scontrarsi sempre con l’affascinante Asami, che non si fa
togliere l’occasione di saltargli perennemente addosso. Ma Asami non può
immaginare che anche Fei, il capo della mafia cinese e suo rivale in affari, è
interessato al foto reporter.
E farà di tutto per colpire Asami, anche in modo indiretto, attraverso Akihito.
Questa è la trama principale di questo volume. Abbiamo anche dei capitoli extra, uno racconta la storia di due liceali, che scoprono un terribile segreto riguardo i loro padri; mentre l’altro, è la storia di un ragazzo con dei poteri speciali che viene accolto come “agente” nella Risky Society, un’organizzazione segreta al servizio del governo.
Per quanto riguarda lo stile di disegno, è quello tipico degli anni 90-2000, con copri longilinei, allungati o con i capelli con molte punte. Da ragione alla mia tesi anche la tecnologia fotografica nel manga, con quelle mini-macchine fotografiche tipiche di quegli anni. Il suo stile di disegno mi è comunque piaciuto, molto dettagliato, e anche se utilizza molti retini, non si notano particolarmente nell’insieme.
Il manga non è censurato, quindi non troverete bollini o “spade laser” coprenti!
Mi raccomando acquistate il primo volume di Finder e non fatevi intimorire solo dal primo volume, ci aspetterà una romantica storia d’amore a tema Yakuza!
Ciao ciao,
*Dana*
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