Recensione La dalia tra le zanne Volume 1 e 2
Ciao a tutti,
se mi seguite sui social sapete già di cosa sto parlando.
Vi annuncio la collaborazione con una casa editrice che si chiama Magic Press Edizioni.
Il primo manga che mi è stato proposto fa parte di una collana, la 801 che si occupa della pubblicazione di Yaoi, si intitola La Dalia tra le Zanne.
Il genere è appunto yaoi furry: un manga MM BL con protagonisti antropomorfi chiamati Kemonomini in Giappone, metà uomo e metà animale. Di certo avrete già visto personaggi simili soprattutto negli anime, vi basti pensare ad esempio a Raphtalia in The rising of the Shield Hero o per i più nostalgici le Mew Mew o Inuyasha.
Ma torniamo a La Dalia tra le Zanne. Ho avuto la possibilità di leggere i primi due volumi e mi sono fatta un’idea sia di trama sia dello stile di disegno.
Il loro scopo è prendere il potere e scacciare gli umani, che
vengono visti come esseri inferiori e sfruttatori.
Tutta la famiglia reale muore per mano del maresciallo Ghil Ghal e del suo
secondo Travis. L’unico sopravvissuto è il principe Nichol, di cui Travis è
segretamente innamorato. Il principe Nichol si sente tradito dalla sua stessa
guardia del corpo, Travis appunto e travestito da donna, si intrufola tra i
nemici cercando vendetta. Ma il suo corpo debole, quasi androgino, lo tradisce
e viene catturato, picchiato e abusato da Travis. L’uomo-lupo si pente delle
sue azioni sconsiderate, libera il principe e scappa assieme a lui in cerca di
aiuto dagli altri regnanti vicini.
Nel proseguire la storia i due si innamorano sempre di più l’uno dell’altro, e
non si possono non notare le differenze tra specie. Anche il solo baciarsi può
essere un problema, senza tener conto del fatto che questi uomini-lupo entrano
in calore in determinati periodi. Altri due semiumani si aggiungono al gruppo,
Bathar e Nabiy, altra coppia yaoi della storia, un uomo leone e un meticcio con le orecchie da gatto.
Parliamo ora degli aspetti tecnici: i disegni sono ben
fatti, molto curati, si notano però poche sfumature a livello di
inchiostrazione, inoltre l’autrice fa largo uso dei retini, forse anche troppo.
Probabilmente se avessi letto la versione cartacea ci avrei fatto meno caso, ma
avendo la versione digitale per la stampa, i disegni sono molto più grandi e si
notano parecchio i retini.
Per quanto riguarda le scene esplicite, nel primo volume sono molto soft, forse per invogliare anche i lettori meno appassionati al genere, successivamente con il secondo volume diventano più espliciti soprattutto con l'arrivo del periodo di calore di Travis, ma decisamente "non si vede niente!".
Di certo proseguirò questa storia e vi pubblicherò numerosi altri post in collaborazione con questa casa editrice. Fatemi sapere con un commento qui sotto o sui social se questo tipo di post vi piacciono e soprattutto se avete letto La Dalia tra le Zanne e vi è piaciuto.
Come sempre vi lascio il link all’acquisto e vi saluto,
Ciao Ciao,
*Dana*
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