martedì 24 maggio 2022

365 giorni di Blanka Lipinska – Review party

 

365 giorni di Blanka Lipinska – Review party


 

Ciao a tutti,

oggi voglio parlarvi di un romanzo molto chiacchierato, da cui sono stati tratti ben due film su Netflix.

Come avrete capito dal titolo, “365 giorni” di Blanka Lipinska è il protagonista di questa recensione. Non vi voglio mentire dicendovi che ho letto solo il libro, potevo non guardare il film con un protagonista del genere? Così io e le mie amiche ci siamo riunite una sera per una pizza e abbiamo apprezzato la visione del film. Non vi mentirò nemmeno dicendovi che questo romanzo è una trovata geniale o che è innovativo, infatti se avete letto/visto 50 sfumature non aspettatevi nulla di più della sua versione italiana trash.

Se Christian Grey è il famoso Ceo di una ricca società e vive in un appartamento di lusso, Massimo Torricelli è il Ceo della malavita e vive in una antica tenuta stile “Il boss delle cerimonie”. Laura Biel e Anastasia Steel sono molto diverse l’una dall’altra, la prima è molto intraprendente, testarda e non si lascia mettere i piedi in testa, la seconda invece è ingenua, alle prime armi, una sognatrice per definirla al meglio.

Ma parliamo della trama, Laura Biel compie 29 anni e cosa c’è di meglio di un viaggio in Sicilia con fidanzato e una coppia di amici. Laura è insoddisfatta della sua relazione, Martin non fa che snobbarla, lasciarla sola e metterla in imbarazzo. In preda alla rabbia decide di andarsene per i vicoli del paesino. Il giorno dopo si risveglia ospite forzata di Massimo Torricelli. Quest’ultimo dice di essersi innamorato perdutamente di lei quando le è apparsa in visione molti anni prima durante una sparatoria in cui è stato gravemente ferito. Ritrovatasela davanti in aeroporto qualche giorno prima, non può che rimanerne folgorato. Decide quindi di proporle un accordo. Laura resterà sua “ospite/prigioniera” per 365 giorni, nell’arco di quest’anno avrà modo di conoscerlo e innamorarsi di lui. Se al suo compleanno successivo non proverà nulla per lui, sarà libera di andarsene.

Il loro rapporto è ricco di scontri, Massimo è un uomo che è abituato a ottenere tutto con la forza, mentre Laura ha un carattere forte e testardo, è una vera ribelle e non si fa intimorire di certo dagli ordini imposti da uno come Massimo.

Se pensate di leggere un romanzo d’amore dolce, inebriante e passionale, mmmh forse non è quello che fa per voi. Se invece siete ormai veterane e avete letto tutta la serie di 50 sfumature o altri romanzi sullo stesso genere allora potete buttarvici a capofitto.

Come per quasi tutte le opere il libro è molto meglio del film, di certo però non mancano i classici stereotipi italiani forse anche fin troppo forzati. In realtà la cosa più importante del romanzo, ossia i 365 giorni, non hanno poi così importanza se poi Laura di innamora di Massimo nel giro di un paio di mesi. A dirla tutta penso sia più innamorata dal fascino della ricchezza che un uomo così può proporle.

Non voglio star qui a insultare un libro del genere inneggiando al c’è di meglio, perché chiunque abbia visto il film o letto il libro non lo ha di certo fatto per la trama. E come chiunque mi sono divertita a leggere e vedere le assurdità dell’opera di Blanka Lipinska. Insomma, in qualunque modo la prendiate, che sia ironica o solo per curiosità, “365 giorni” fa il suo lavoro, parlare di se nel bene e nel male. Quindi per me ha raggiunto pienamente il suo scopo.

Infine, ringrazio come al solito Beatrice del blog Eynyspaolinibooks per aver organizzato l’evento e Mondadori perché ogni volta ci fornisce la materia prima per i nostri articoli.

Voi cosa ne pensate? Avete visto il film o letto il libro? Fatemelo sapere qui sotto con un commento. Detto questo vi saluto.

Ciao ciao,

*Dana*


 

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