Recensione
Vagabond Vol. 1 di
Takehiko Inoue
Ultimamente mi sto
dedicando ai manga con tema storico, proprio come questo: Vagabond è ambientato
infatti nel Giappone del 1600. Il protagonista è un personaggio realmente
esistito ed è stato l’autore del manuale per samurai “Il libro dei cinque
anelli”, il suo nome era Musashi Miyamoto, o forse dovremmo dire il suo
pseudonimo, dato che il suo vero nome era Takezo Shinmen. Dopo la battaglia di
Sekigahara in cui venne sconfitto, scontro che è temporalmente di poco
precedente all’inizio di questo manga, Musashi divenne un ronin, un
samurai senza padrone.
Come detto poco fa,
l’incipit di questo manga è di poco successivo a Sekigahara, Takezo Shinmen
assieme all’amico e compagno d’armi Matahachi Honiden, ritornano verso casa
sconfitti, un disonore per la mentalità guerriera. Lungo il percorso incontrano
Akemi e la madre Oko, due personaggi femminili. Le continue avances di Oko nei
confronti di Takezo, e la sua volontà di far sposare Akemi con uno dei due
guerrieri, mette ben in evidenza il problema di essere una madre single nel
Giappone feudale, soprattutto se la madre in questione è una ladra e
saccheggiatrice, in cerca di protezione.
Mi fermo qui con
l’analizzare la storia, per evitare ulteriori spoiler, anche perché ciò che ho
scritto credo sia più che sufficiente per farsi un’idea.
I disegni sono ben
fatti, dal tratto pulito e mai confusionario. L’ambientazione è realistica, e
anche i protagonisti lo sono, escluso Takezo, che almeno per ora, è decisamente
forte, forse troppo, ma essendo un samurai diventato storicamente famoso
proprio per la sua abilità con la spada, mi sento di concedere al manga una
possibilità.
Ho acquistato anche
il secondo volume; probabilmente leggendo anche quello potrò fare una considerazione
più dettagliata e dare un giudizio migliore al manga, ma per ora non si può
dire molto, a parte il fatto che invoglia a proseguire nella lettura, il che è
un fattore molto importante per qualsiasi opera, non annoia e si arriva a
finirlo tutto in un fiato senza interruzioni.
Voi lo avete letto?
Cosa ne pensate?
Ciao e alla
prossima!
*ENRICO*
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