lunedì 18 dicembre 2017

Luoghi da sogno & ambienti romanzeschi - Bagada Felix

Luoghi da sogno & ambienti romanzeschi - Bagada Felix


Ciao a tutti,
oggi ritorna la rubrica in collaborazione con Dark Zone. Questa volta il protagonista è Bagada Felix di cui qua sotto potete ammirare la copertina.

Come di consueto iniziamo l'intervista, oggi abbiamo qui con noi la scrittrice Martina Magni.



Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?
       
  A Firenze, ai giorni nostri. Desideravo un ambiente in cui muovermi con sicurezza estrema, per poter dedicare maggior energia alla vicenda
       
Da cosa è ispirata lambientazione?
       
 Come già detto, desideravo un ambiente familiare dove potermi muovere con sicurezza. Per quanto riguarda l'ambientazione onirica, ho attinto liberamente a ciò che ho sognato, ma anche alle mie paure e ansie giornaliere.
       
Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo? (es. ambientazione fantastica, fantascientifica, immaginaria, in un mondo distopico, in quello attuale, ecc)
       
 Onestamente no: mi è capitato con altre storie, ma questa non può trovarsi che in questo tempo e i questo luogo.
               
Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?
       
 Sforzandomi sì, ma dubito che avrebbe lo stesso impatto e lo stesso spirito. Molte paure oniriche a cui mi riferisco nascono dallo stress e dalla confusione del mondo odierno per come lo conosciamo.
       
Riesci ad immaginare la tua storia nel futuro?

 Questa no. Ma non mi dispiacerebbe un eventuale seguito collegato direttamente al finale, considerando quello che potrei tirare in ballo.

Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
       
 Ho un'ambientazione fantasy pseudo-settecentesca già pronta che non chiede altro che venire al mondo.
Il mondo onirico non mi dispiacerebbe, sempre collegato alla vicenda di Felix (più o meno direttamente).
Sono molto legata all'ambientazione urbana e underground. Non escludo di potermene servire in futuro.

E se non siete ancora convinti se acquistarlo o meno come regalo di natale, vi lasciamo qui sotto anche gli estratti.






   ESTRATTO 1
LA SALA DEGLI ORRORI DI ERNESTO AGUS

Luce intensa, odore di disinfettante. Si trovava in una stanza di modeste dimensioni, dalle pareti rovinate dal tempo e un lontano, ma persistente gocciolio. C’erano utensili medici poggiati su dei tavolini con le ruote e al centro della stanza un lettino. Gli prese un colpo quando si accorse che il lettino era occupato. Da un uomo di una certa età, nudo e con braccia e gambe legate. Stava dormendo? Trovandosi alle sue spalle per Felix era difficile dirlo.


   ESTRATTO 2
I SOTTERRANEI DEI MACELLAI DEFORMI

La prima cosa fu il puzzo. Stracci vecchi bagnati, marciume, forse merda. Era terribile, dovette tapparsi il naso con entrambe le mani.
«E che cazzo…»
Poi, man mano, vide in che tipo di luogo si trovasse. Sembrava una galleria antica dai mattoni rossastri da cui penzolavano grandi luci gialle. Il pavimento era umido e sporco, in lontananza un sordo rumore di macchinari. Mancava però l’aria. Felix dovette fare diversi respiri con la bocca per non sentirsi soffocare.
Non era solo, anzi, c’era un gran viavai. Lungo i lati della galleria si aprivano archi che conducevano a stanze chiuse da inferriate simili a celle medievali. Solo allora si rese conto che ogni tanto qualcuno urlava.


    ESTRATTO 3
L'ABISSO DI WILLIAM MARLAY

Si trovava nell’acqua?
Doveva risalire subito. Il sapore salato in bocca era vomitevole. E faceva pure un freddo glaciale.
Si diede una spinta verso l’alto, nuotando con tutte le sue forze. Riemerse dall’acqua dimenandosi e sputando. Con le mani si tolse i radi capelli bagnati dalla fronte e si tolse la bava dal naso.
«Ehi, gran bella uscita», disse una voce.
Si voltò e vide un signore sulla cinquantina, anche lui galleggiante nell’acqua.
«Dove ci troviamo?» domandò Felix guardandosi attorno.
La voce gli si strozzò in gola. Si trovava nel mare, di notte, ed era un mare immenso, un oceano. I suoi piedi non toccavano il fondo, buio come un abisso senza fine, e il cielo era una sconfinata volta nera piena di stelle. Sarebbe stato bello da togliere il fiato, se non fosse stato per quella terribile ombra che si apriva ai loro piedi. Volta e oceano erano impalpabili, ma la loro immensità sembrava schiacciare la vita e il respiro tra due mondi senza orizzonte.


Anche per oggi Dark Zone ci ha offerto l'opportunità di farvi conoscere una scrittrice e il suo romanzo. Se siete appassionati di libri non potrete non supportare gli scrittori emergenti e soprattutto Martina e il suo romanzo.
Vi saluto,
Ciao ciao,
*DANA*

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