Luoghi da sogno & ambienti romanzeschi - Bagada Felix
Ciao a tutti,
oggi ritorna la rubrica in collaborazione con Dark Zone. Questa volta il protagonista è Bagada Felix di cui qua sotto potete ammirare la copertina.
Come di consueto iniziamo l'intervista, oggi abbiamo qui con noi la scrittrice Martina Magni.
Dove
è ambientato il tuo romanzo? Perché
lo hai scelto?
A Firenze, ai giorni nostri.
Desideravo un ambiente in cui muovermi con sicurezza estrema, per poter
dedicare maggior energia alla vicenda
Da
cosa è ispirata l’ambientazione?
Come già detto, desideravo un ambiente familiare dove potermi muovere
con sicurezza. Per quanto riguarda l'ambientazione onirica, ho attinto
liberamente a ciò che ho sognato, ma anche alle
mie paure e ansie giornaliere.
Hai
mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere
al tuo romanzo? (es. ambientazione fantastica, fantascientifica, immaginaria,
in un mondo distopico, in quello attuale, ecc)
Onestamente no: mi è capitato con altre storie, ma questa non può trovarsi che in questo tempo e i questo luogo.
Riesci
ad immaginare la tua storia nel passato?
Sforzandomi sì, ma dubito che avrebbe lo stesso impatto e lo stesso spirito.
Molte paure oniriche a cui mi riferisco nascono dallo stress e dalla confusione
del mondo odierno per come lo conosciamo.
Riesci
ad immaginare la tua storia nel futuro?
Questa no. Ma non mi dispiacerebbe un
eventuale seguito collegato direttamente al finale, considerando quello che
potrei tirare in ballo.
Tre
posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
Ho un'ambientazione fantasy
pseudo-settecentesca già pronta che non chiede altro
che venire al mondo.
Il mondo onirico non mi
dispiacerebbe, sempre collegato alla vicenda di Felix (più o meno direttamente).
Sono molto legata
all'ambientazione urbana e underground. Non escludo di potermene servire in
futuro.
E se non siete ancora convinti se acquistarlo o meno come regalo di natale, vi lasciamo qui sotto anche gli estratti.
ESTRATTO 1
LA SALA DEGLI ORRORI DI ERNESTO AGUS
Luce intensa, odore di disinfettante. Si
trovava in una stanza di modeste dimensioni, dalle pareti rovinate dal tempo e
un lontano, ma persistente gocciolio. C’erano utensili medici poggiati su dei tavolini
con le ruote e al centro della stanza un lettino. Gli prese un colpo quando si
accorse che il lettino era occupato. Da un uomo di una certa età, nudo e con
braccia e gambe legate. Stava dormendo? Trovandosi alle sue spalle per Felix
era difficile dirlo.
ESTRATTO 2
I SOTTERRANEI DEI MACELLAI DEFORMI
La prima cosa fu il puzzo. Stracci vecchi
bagnati, marciume, forse merda. Era terribile, dovette tapparsi il naso con
entrambe le mani.
«E che cazzo…»
Poi, man mano, vide in che tipo di luogo si trovasse.
Sembrava una galleria antica dai mattoni rossastri da cui penzolavano grandi
luci gialle. Il pavimento era umido e sporco, in lontananza un sordo rumore di
macchinari. Mancava però l’aria. Felix dovette fare diversi respiri con la
bocca per non sentirsi soffocare.
Non era solo, anzi, c’era un gran viavai. Lungo
i lati della galleria si aprivano archi che conducevano a stanze chiuse da
inferriate simili a celle medievali. Solo allora si rese conto che ogni tanto
qualcuno urlava.
ESTRATTO 3
L'ABISSO DI WILLIAM MARLAY
Si trovava nell’acqua?
Doveva risalire subito. Il sapore salato in
bocca era vomitevole. E faceva pure un freddo glaciale.
Si diede una spinta verso l’alto, nuotando con
tutte le sue forze. Riemerse dall’acqua dimenandosi e sputando. Con le mani si
tolse i radi capelli bagnati dalla fronte e si tolse la bava dal naso.
«Ehi, gran bella uscita», disse una voce.
Si voltò e vide un signore sulla cinquantina,
anche lui galleggiante nell’acqua.
«Dove ci troviamo?» domandò Felix guardandosi
attorno.
La voce gli si strozzò in gola. Si trovava nel
mare, di notte, ed era un mare immenso, un oceano. I suoi piedi non toccavano
il fondo, buio come un abisso senza fine, e il cielo era una sconfinata volta
nera piena di stelle. Sarebbe stato bello da togliere il fiato, se non fosse
stato per quella terribile ombra che si apriva ai loro piedi. Volta e oceano
erano impalpabili, ma la loro immensità sembrava schiacciare la vita e il
respiro tra due mondi senza orizzonte.
Anche per oggi Dark Zone ci ha offerto l'opportunità di farvi conoscere una scrittrice e il suo romanzo. Se siete appassionati di libri non potrete non supportare gli scrittori emergenti e soprattutto Martina e il suo romanzo.
Vi saluto,
Ciao ciao,
*DANA*
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