sabato 12 settembre 2020

Recensione: "La Fattoria degli Animali" & "1984"

 Recensione:

"La Fattoria degli Animali"

&

"1984"



Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi parleremo di "La Fattoria degli Animali" e "1984", due opere molto famose di George Orwell. Come tutti i classici della letteratura è un po' impossibile farne una vera e propria recensione, ciononostante ne parleremo, approfondendoli il più possibile.


La Fattoria degli Animali

La Fattoria degli Animali è un racconto metaforico, con animali parlanti e senzienti, che creano una rivoluzione speculare a quella avvenuta nella realtà in Russia.
Ogni personaggio può trovare un corrispettivo reale o una categoria di persone che esso rappresenta, ma scendiamo nel dettaglio!

La rivoluzione compiuta dagli animali nei confronti del fattore Jones, instaura una fattoria indipendente dal dominio degli uomini, in cui tutti gli animali sono liberi, in cui le regole sono stabilite da loro, in cui il lavoro appartiene a loro.
Vi è un parallelismo con l'ideologia Marxiana e Marxista, con uno "scimmiottamento" del pluslavoro e il plusvalore derivante.
Quindi la manodopera che gli animali forniscono all'uomo, in realtà, non solo permette all'essere umano di sopravvivere, ma anche di guadagnare sui loro sforzi. 

Senza contare che l'uomo si nutre degli animali stessi, perciò il regime capitalista guidato dal signor Jones è per forza il peggior sistema in cui vivere. O forse no?

Facciamo una piccola digressione sui personaggi, è essenziale per comprendere meglio lo svolgimento della storia. Ho diviso in categorie per facilitarne la lettura.


--- I Maiali ---

Il Vecchio Maggiore è il verro più anziano della fattoria, l'ispiratore dell'ideale animalista, nonché diffusore del canto "Bestie d'Inghilterra". Non riuscirà a vedere la rivoluzione perché morirà prima, ma verrà preso a modello per molto tempo. Il Vecchio Maggiore corrisponde a più figure della nostra storia, sotto molti di vista si può fare il paragone con lo stesso Marx ma anche con Lenin: così come nel regime comunista "Il Capitale" di Marx era la principale fonte ideologica da cui prendere spunto e così come, ad esempio, "il culto celebrativo" della salma di Lenin, tale da metterla in una teca di vetro, corrispondono agli ideali diffusi dal Vecchio Maggiore e all'esposizione del teschio dell'anziano maiale sotto gli occhi di tutti.

Napoleone invece è molto più semplice da descrivere: è Stalin. Comanda sulla fattoria, ha dei cani feroci che lo proteggono ed eseguono alla lettera i suoi ordini, elimina chi non gli va a genio perché sono "traditori" della causa animalista... come dicevo, Stalin.

Palladineve è anch'esso un maiale il cui parallelismo è facile: Lev Trockij. Nonostante fosse un membro di spicco dell'animalismo, eroico nella rivoluzione contro Jones, Palladineve è un elemento scomodo per Napoleone. Inoltre l'ossessione di Palladineve per far funzionare il mulino della fattoria crea ulteriori fastidi a Napoleone.
Da li a poco infatti sarà costretto a fuggire inseguito dai cani di Napoleone, diventando la causa di ogni male, capro espiatorio di qualsiasi evento negativo che capita nella fattoria degli animali. Tutte le sue idee saranno rubate da Napoleone, compresa l'ossessione per il mulino.
E dimenticatevi l'eroismo di Palladineve, non è mai avvenuto, perché combatteva per gli umani, era evidente... no?

Piffero è il maiale che vediamo più spesso, sempre in prima linea a propagandare il volere di Napoleone. Racconta tutto e il contrario di tutto, al cambiare degli obbiettivi cambiano le versioni dei fatti che da, subdolo e dalle insinuazioni pericolose. Rappresenta il camaleontismo dei burocrati del partito, quel tipo di individui ai quali l'ideale di partenza non importa, spesso non lo conoscono nemmeno, proni e servili al volere dell'autorità che li comanda, sempre in prima linea e zelanti nel far eseguire gli ordini 

--- Gli Equini ---

Boxer è lo Stachanov della fattoria, il lavoratore modello, dalla mente semplice che non mette mai in dubbio il volere dei capi della rivoluzione. I suoi slogan preferiti sono: "Lavorerò di più" e "Napoleone ha sempre ragione". Ogni tanto ha qualche perplessità, ma quando viene informato da qualcuno, solitamente da Piffero, che la materia in questione è un'idea di Napoleone, allora va bene e i dubbi sono fugati. Si ripropone in continuazione che imparerà a leggere ma finisce solo con il lavorare di più.

Trifoglio, la giumenta della Fattoria degli animali, rappresenta assieme a Boxer la gente comune, che può ben poco nei confronti della volontà dei maiali.

La cavallina Mollie invece non è come Boxer o Trifoglio un animale da lavoro, era infatti il cavallo che trainava il calesse di Jones, non è per niente interessata alla rivoluzione, l'unico suo cruccio è se potrà ancora indossare nastrini colorati e mangiare zuccherini. Mollie rappresenta la nobiltà russa, un'aristocrazia lontana dai problemi del popolo, i cui dilemmi sembrano futili in paragone a quelli altrui.

L'asino Beniamino è lo specchio di tutte quelle persone che non fanno nulla per cambiare la situazione. Sa leggere e ha una buona memoria, ma non parla mai degli ideali animalisti che vengono cambiati e distorti. Guarda tutto e tutti con un punto di vista esterno: "Gli asini hanno una vita lunga, nessuno di voi ha mai visto un asino morto" dice spesso. Si rende conto dei cambiamenti, ma non fa mai nulla per migliorare la situazione, o per mettere in discussione i soprusi dei maiali. Dimostra solo di avere un rapporto di amicizia con Boxer.

--- Gli altri animali ---

Mosè il corvo e Montagna Zucchero Candito, sono la rappresentazione della chiesa e dell'aldilà.
I maiali ribadiscono che la Montagna Zucchero Candito è un'idiozia che non esiste ma, tutto sommato, se gli animali non si ribellano e vengono tenuti a bada dall'idea di un luogo ideale in cui finire, in un certo senso fa comodo alla causa dell'animalismo.

Le pecore. "Quattro gambe buono, due gambe cattivo". Sono le persone influenzabili, che non capiscono un'ideologia complessa, ragionano con slogan semplici: "Quattro gambe buono, due gambe cattivo" appunto. Seguono in gregge, non si pongono domande, anche se fossero in grado di porsele, restano sempre non in grado di comprendere la situazione in cui si trovano e tornano sempre nel "Quattro gambe buono, due gambe cattivo".

Le galline rappresentano, secondo il mio modo di vedere, quella fascia di piccoli proprietari terrieri che si era formata dopo la ridistribuzione delle terre. Hanno un prodotto del loro lavoro, qui nel racconto le uova, ma la loro resistenza nei confronti dei maiali (il partito) è futile.

I Cani, che ho già accennato prima, sono gli scagnozzi di Napoleone, la polizia di Stalin, feroci e senza scrupoli.

Gli animali selvatici infine fanno parte o meno della rivoluzione? Si? No? Solo alcuni? Sono il dilemma delle nuove figure. Quando si fa riferimento ad un'ideologia scritta in un libro, come si fa a trattare qualcosa che in quel libro non è scritto? Come si fa a decidere su di una categoria di persone che magari è nata successivamente e non poteva essere presa in considerazione? Gli animali selvatici sono tutti coloro che non rientrano nelle categorie pre-impostate di proletari e capitalisti, animali che non lavorano la terra, ma che nel contempo non comandano sugli altri animali perché non sono umani.

--- Gli Umani ---

Il fattore Jones, di cui abbiamo parlato già svariate volte finora, è lo Zar, l'uomo che tutti detestano, la causa di ogni male, che è stato cacciato con la rivoluzione animalista.

Pilkington e Frederick infine, sono due uomini, di fattorie confinanti, potremmo considerarli l'equivalente di due stati stranieri, con i quali si finirà ad andar a fare accordi... una sorta di Patto Molotov-Ribbentrop .

--- Conclusioni ---

In questo racconto abbiamo tutte le assurdità di un mondo dittatoriale che si approfitta dell'ignoranza delle persone su cui comanda, per cambiare in continuazione le carte in tavola a seconda della propria convenienza, esautorando ogni tipo di ideale.
Un mondo in cui in fin dei conti non c'è differenza alcuna tra i maiali e l'uomo. Quella di Orwell non è solo una critica al mondo sovietico, ma anche alla politica in generale e all'essere umano stesso.


1984


1984 è un romanzo distopico, anche se molto probabilmente  andrebbe detto IL romanzo distopico.
Assieme a "Il Mondo Nuovo" di Huxley è il fondatore del sottogenere della distopia. 
Potremmo in qualche modo farlo rientrare nel genere della fantascienza, dato che Orwell parlava appunto del futuro riferendosi all'anno 1984, l'anno di pubblicazione è il 1949.
Ovviamente siamo andati oltre e il futuro distopico immaginato da George Orwell non si è proprio avverato, ma neanche lontanamente. Noi, però, non apprezziamo Orwell per le sue doti di Nostradamus mancato, infatti noi abbiamo un'alta considerazione di lui per il suo inno alla libertà... che in 1984 non c'è,
 sia chiaro, ma è il messaggio di fondo che possiamo intuire.

In 1984 si narra di una Terra dominata da tre macrostati totalitari (anche se nel romanzo non vengono definiti tali, ma se volete capire il perché dovete leggervi il libro), l'Oceania, l'Eurasia e l'Estasia. 

--- Socing e Bipensiero ---

Le vicende hanno luogo in quella che un tempo era la Gran Bretagna, che nonostante geograficamente sia vicina all'Eurasia fa parte del macrostato dell'Oceania. 
In Oceania vige la dittatura del Grande Fratello, un dittatore perfetto, che non sbaglia mai, inventore di tutte le prodezze tecnologiche degli esseri umani... un dittatore che forse nemmeno esiste.
Tutto è governato dal Socing, il partito. Ogni cosa, ogni individuo, nulla esiste se non lo stabilisce il Socing, ed è vero solo ciò che dice il Socing. Se il Socing afferma che 2 + 2 non fa 4, allora è la verità, poiché non esiste nulla di oggettivo, ma tutto muta secondo il volere del partito. 
Ecco che compare quindi il "
Bipensiero", verità e menzogna che coesistono insieme, un concetto può essere sia vero che falso. Dato che l'ortodossia del partito è in continuo mutamento e ciò che oggi è verità domani potrebbe non esserlo più, in ogni uomo del partito risiede il Bipensiero che gli fa accettare tutto e il contrario di tutto.
Vi una totale mancanza di pensiero scientifico, è un mondo in cui le leggi della natura sono piegate dall'uomo, ma non perché l'essere umano abbia realmente la forza per controllarle, ma semplicemente perché in assenza dell'uomo nulla esiste. Un 
Antropocentrismo estremo in cui appunto non c'è oggettività ma solo ciò che l'uomo stabilisce, e con uomo si intende il partito. Il Socing.
Vi è quindi una totale negazione dell'individualismo, il singolo non esiste, l'oppositore politico e il ribelle non esistono.

--- La composizione sociale ---

La società dell'Oceania è divisa in tre categorie i Prolet, il partito Esterno e il partito Interno.

I Prolet sono la maggioranza della popolazione, non hanno alcun ruolo, il loro scopo è solo lavorare. Non dobbiamo farci ingannare dal nome che ricorda la parola proletario, perché la loro ricchezza non è la prole, anzi, uno degli obiettivi del Socing è rimuovere la prole ai Prolet, in modo da allevare fin dalla nascita i bambini in strutture apposite.
Sono la fascia della popolazione che ha il maggior numero di "intrattenimenti" perché il partito utilizza ogni modo possibile per tenerli sotto-controllo. Avete presente "Panem et Circenses"? Ecco qui il Panem non abbonda, ma di Circenses ne potete avere quanti ne volete (per quanto se ne possano avere essendo poveri in canna).

Il partito Esterno controlla tutte quelle attività burocratiche che non possono essere affidate ai Prolet ignoranti. La pubblica amministrazione, i dipendenti dei ministeri. Il protagonista Winston Smith fa proprio parte di questa categoria.
I membri del partito Esterno, hanno introiti e stipendi più alti nonché cibo migliore rispetto ai Prolet, ma su di loro è esercitato un controllo più capillare.
Come si era detto prima per i membri del partito è essenziale comprendere il Bipensiero e magari parlare in Neolingua, la nuova lingua introdotta dal Socing in sostituzione delle precedenti lingue locali, come l'inglese, note ora come Archelingua.
L'ortodossia, alla cangiante ideologia del partito, deve essere assoluta.

Il partito Interno sono tutti coloro che hanno ruoli dirigenziali e di comando, i fedelissimi al Grande Fratello.
Questi gerarchi hanno la retribuzione più alta, ma non sono nemmeno loro esenti da epurazioni.

--- Il Controllo ---

In neolingua il non conformarsi ai continui cambiamenti del partito è Psicoreato.
Gli Psicocriminali, possono essere traditori, ribelli, persone che si rendono conto degli errori del partito, persone che hanno parlato male partito, persone che hanno fatto acquisti insoliti, specialmente se in negozi che non sono lungo il tragitto casa-lavoro. Ma non si ferma qui: siete Psicocriminali anche se le vostre espressioni facciali sono diverse dal solito, o se avete mormorato qualche parola "sbagliata" durante il sonno.
Tutto questo è tenuto sotto controllo dalla Psicopolizia che osserva la popolazione tramite i Teleschermi, presenti in quasi tutte le abitazioni, e microfoni nascosti che sono praticamente ovunque.
Dove non arriva la tecnologia ci pensano i bambini: i quali vengono addestrati sin da piccoli ad essere spie e a denunciare i comportamenti scorretti dei genitori.

--- La Trama (Spoiler Alert) ---

Winston Smith, il nostro protagonista, lavora per il ministero della Verità, e falsifica ogni giorno avvenimenti del passato in modo da farli coincidere con ciò che viene affermato al momento dal Grande Fratello e dal partito. Devono apparire sempre infallibili.
Winston si troverà a deviare sempre di più dall'ideologia del Socing, anche perché essendo uno degli addetti alla falsificazione della storia, è pienamente cosciente che nulla di ciò che viene raccontato è vero. In lui il Bipensiero non funziona come gli ortodossi del partito vorrebbero.
Questo lo porta a cercare un contatto con i "ribelli" di Emmanuel Goldstein, l'acerrimo nemico del partito. 
Quindi, tramite un suo conoscente di nome O'Brien, ottiene persino il libro scritto da Goldstein.
Purtroppo, nonostante l'estreme scrupolosità di Winston e della sua amante e collega Julia, verranno comunque beccati da un microfono nascosto mentre stanno leggendo ad alta voce il saggio di Goldstein.
Così come non è chiaro se esista, o se sia mai esistito fisicamente, il Grande Fratello, non è chiara nemmeno l'esistenza di Goldstein. 
Pare che Goldstein sia tutta un'invenzione del Socing per attirare allo scoperto i dissidenti. Del resto Emmanuel Goldstein e il Grande Fratello non si sono mai visti in pubblico. Quindi esistono?
Ma il libro? Il saggio che il protagonista leggeva? Il libro è stato scritto dallo stesso O'Brien, che non è un ribelle, ma un membro di alto livello del Ministero dell'Amore e della Psicopolizia. 
Quindi in realtà non avevano alcuna possibilità fin dall'inizio.
Il romanzo termina con la spiegazione che è impossibile sfuggire ad un partito invincibile, immortale ed eterno.
Wiston e Julia subiranno un lavaggio del cervello per essere "reintegrati" nella società, inoltre sanno che il partito li eliminerà prima o poi, in quanto sono degli ingranaggi inutili, dei quali nessuno sa nulla e a cui nessuno importa.

--- Conclusioni ---

Volevate un lieto fine? Non lo avrete, mi dispiace ma i romanzi eroici del distopismo moderno ve li potete dimenticare. Qui ci sono le origini, mondi duri, che lo sono dall'inizio alla fine. In cui il singolo è schiacciato dall'immensità della moltitudine.
Un pessimismo cosmico travolgente sarà il sentimento che proverete leggendo l'opera di Orwell, ma poi vi basterà guardare la realtà per rendervi conto che il mondo è molto meglio di ciò che si temeva potesse diventare.

Che ne pensate di "1984" e de "La Fattoria degli Animali"? Li avete letti entrambi? Solo uno? Siete appassionati di distopici? O forse preferite gli utopici con un mondo migliore?
Fatecelo sapere qui sotto con un commento o sui nostri profili social.
Intanto io vi saluto.

Ciao e alla prossima!

*Enrico*

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