Recensione
Bem, il mostro umano
Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Ringrazio Magic Press Edizioni perché grazie al loro file stampa oggi vi parlerò di "Bem, il mostro umano", prima serializzazione manga di Mosae Nohara, che va a riadattare l'opera di Saburo Sakai e Nobuhide Morikawa del 1968.
Devo ammettere che non conoscevo l'opera originale: ho scoperto della sua esistenza solo dopo avere fatto una piccola ricerca online.
A fine anni sessanta e inizio settanta fece un po' di scandalo per ciò che veniva mostrato, ma per i nostri gusti odierni non c'è nessun tipo di problema. Ne è passata di acqua sotto i ponti in cinquant'anni e il nostro palato si è abituato a scene, e tematiche, che i nostri antenati appassionati di anime e manga non avrebbero mai potuto immaginare.
Il background
Abbiamo una duplice ambientazione che fa da sfondo, ovvero Outside e Upper. Due facce della stessa moneta nella stessa città. Outside è la periferia in cui nulla va bene, dove la malavita fa quello che vuole e non c'è nessun tipo di controllo da parte dello stato e della legge. Upper invece è il "centro", il luogo in cui non ci sono problemi, o almeno dove non si vedono superficialmente.
La città in cui è ambientata questa storia è profondamente corrotta, non importa che sia centro o periferia, l'unica cosa che cambia è il suo essere manifesta o meno. Il male è visibile? Allora sei nell'Outside. Il male è invisibile? Benvenuto nell'ipocrita Upper.
I personaggi
I personaggi chiave nel primo volume sono cinque, due membri della polizia e tre mostri. Per come è strutturato questo manga, ognuno dei tre capitoli presenti è dedicato ad uno dei tre rispettivi mostri.
Uno stile al quale siamo già abituati, grazie anche alle storie con un inizio un po' più corale, come ad esempio Soul Eater di Atsushi Okubo, che dedica come presentazione un capitolo del suo primo volume per ciascuno dei suoi protagonisti.
Non è mia intenzione darvi una spiegazione approfondita dei protagonisti, perché credo che dobbiate leggere il manga senza spoiler, quindi qui sotto troverete solo un breve accenno.
Detective Sonia Summers La protagonista umana di questa storia, un po' ingenua, rappresenta i lati puri e positivi, in un mondo che le è del tutto avverso.
Agente Woods Il collega di Sonia, è il suo esatto opposto. Lui si è adattato all'Outside e non gli si oppone.
Bem Uno dei tre mostri protagonisti, ma non un mostro casuale: è proprio quello che da il nome al manga ed inoltre è il primo che vediamo.
Bera Ha il corpo di una ragazza, e sembra in tutto e per tutto una studentessa delle superiori, il capitolo a lei dedicato è il secondo.
Bero Infine il terzo capitolo è dedicato a quello che sembra essere un ragazzino.
Bem, Bera e Bero, i tre mostri ambiscono a diventare umani veri e propri, ma come questo sia possibile non ci è dato sapere. La loro idea di trasformarsi in umani al 100% compiendo buone azioni, ha un che di religioso piuttosto che di un ragionamento concreto e tangibile.
Non resta che leggere i prossimi volumi per scoprire ulteriori dettagli.
Lo stile di Mosae Nohara ha un che di vecchia scuola: con abbondanza di retini, forse anche per rimanere coerente con il Bem del passato. Molti lettori di oggi, abituati fin troppo al disegno fatto al computer, potrebbero trovarlo come un ostacolo, ma la storia è molto scorrevole e la possibilità di trovarsi incagliati in una sezione prolissa è decisamente scarsa.
Bem è un manga che sa dove vuole andare e corre per la propria strada, siamo noi che dobbiamo stargli dietro per capire qual è la direzione.
Dato che questa è la prima serializzazione di Mosae, vedremo anche se lo stile cambierà o se disegnerà in modo differente.
Fateci sapere cosa ne pensate qua sotto o sui nostri account social, intanto io vi saluto.
Ciao e alla prossima!
*Enrico*
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