sabato 10 aprile 2021

Rent a girfriend - Recensione

Recensione Rent a Girlfriend


Ciao a tutti,

oggi sono qui per parlarvi di Rent a Grilfriend di Reiji Miyajima edito J-pop.

Non sono andata ad occhi chiusi quanto ho acquistato il primo volume in quanto avevo già visto tutta la prima stagione dell’anime su Crunchyroll. E’ stata annunciata anche la seconda stagione.

Kazuya, dopo essere stato lasciato dalla fidanzata Mami, in preda alla frustrazione di essere solo a vent’anni, noleggia una ragazza. Ecco, ora non pensate male. Non si parla di escort. Le ragazze a noleggio esistono in Giappone, sono assunte regolarmente e pagate, ma NON FANNO NIENTE! Vorrei essere chiara in questo, escono con voi, vi prendono la mano, vi parlano e FINE! E’ un fenomeno diffuso in Giappone, in quanto le persone hanno seri problemi di comunicazione, ma di questo ve ne sarete di certo accorti leggendo svariati manga. Per loro già prendersi per mano è un passo molto importante.

Ma tornando al manga, a causa di svariati motivi, il protagonista è costretto a presentare Chiruzu, la ragazza che ha noleggiato appunto, ai suoi genitori come la sua fidanzata. Peccato che le rispettive nonne siano amiche, quindi non possono annullare il contratto e men che meno far finta di essersi lasciati.

Mami, invece, è un personaggio subdolo e doppiogiochista. Ancora non ho capito appieno le sue intenzioni.
Solo quando vede Kazuya assieme ad un’altra ragazza, capisce di aver fatto un errore e farà di tutto per riprenderselo.

Man mano che procede la storia, Kazuya incontrerà altre ragazze a noleggio e cercherà di capire cosa c’è veramente dietro la loro facciata da “finta fidanzata”. Il tema è trattato in modo molto comico e divertente, vi strapperà numerose risate durante la lettura.
Non pensate però che sia un manga/anime per adolescenti, tutt’altro. Tutti i personaggi sono adulti, vanno all’università e non si fanno problemi a dire o fare cose un po’ più “spinte”, ma non troppo. Insomma non state leggendo un Hentai.


Rispetto all’anime, i disegni sono più dettagliati e più “rotondi”. I vestiti dei protagonisti cambiano spesso, cosa che succede molto meno nell’anime. Alle volte trovo buffo come i giapponesi siano attratti, ad esempio, dal retro del collo o dalle gambe affusolate. Con questo manga farete un passo in più nella cultura giovanile giapponese. Il manga è ben disegnato e a livello di sceneggiatura, almeno fino ad ora, non ho trovato buchi di trama.

Il primo volume è uscito in bundle assieme all’ultimo di Quintessential Quintuplets, ma lo potrete comprare anche singolarmente. Avrete di certo visto su Instagram, il video in cui spacchetto il bundle e vi mostro le card con le varie protagoniste. So che la casa editrice aveva spedito un pacchetto per San Valentino molto carino ma solo a pochi fortunati. Che invidia!

Voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

Ciao ciao,

*Dana*

 

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