sabato 4 dicembre 2021

Vi parlo di Dai Dark

Vi parlo di 
DAI DARK

Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus. Oggi vi parlerò di Dai Dark, manga di Q-Hayashida, che ho acquistato assieme a Dorohedoro nel pack doppio di Planet Manga.

Questa storia devo ammettere che non capivo bene dove volesse andare a parare, sembrava quasi una sequenza di eventi scollegati e messi lì a caso, ciononostante ho continuato a leggere fino all'ultimo e con la fine del primo volume ho intravisto il filo conduttore che li unisce.
E ci sono riuscito perché è ben scritto e non annoia, quindi anche ciò che sembra non aver senso incuriosisce e fa andare avanti.

Ma di cosa parla Dai Dark? Eh. Fosse facile.

Il genere è fantasy, ma nello spazio, oscuro... avete presente il Grim Dark alla Warhammer 40.000? Ecco quello, ma con dei tocchi di humor qua e la per alleggerire.

Zaha Sanko, il protagonista, per un motivo che non sappiamo, possiede delle ossa che fanno esaudire ogni desiderio, ma detta così sembra che abbia una sacca di ossicini, o che siano quelle che potete vedere anche sulla copertina del manga, ovvio che non è questo il caso.
Le ossa in questione sono le SUE, dentro di LUI, e il processo di estrazione non sarebbe diciamo consenziente, dato che Zaha Sanko ci tiene alla propria vita.
Letteralmente chiunque nell'universo lo vuole morto per avere le sue ossa, e noi non conosciamo ancora il motivo per il quale tutti sanno le proprietà del suo scheletro, anche se si lascia intendere che ci sia una tematica religiosa dietro.

Poi abbiamo Abakian il bagaglio oscuro. Cosa? Già avete letto bene. Zaha Sanko si porta appresso con sè uno scheletro a tracolla, rannicchiato in posizione fetale, con le bretelle come quello di uno zainetto scolastico. 
Abakian è senziente e si mette in quella posizione per motivi "logistici", anche perché è in grado di mettersi in posizione eretta e di muoversi in maniera antropomorfa come se nulla fosse.
Amico e aiutante di Zaha Sanko, non è interessato ad uccidere il protagonista ed anche lui è bersaglio di mire religiose, anche se non è ancora chiaro il perché.

Dopo troviamo Shimada Death, la protagonista femminile. Q-Hayashida ci specifica con delle tavole più avanti nel volume che si tratta di una donna, altrimenti avrebbe potuto essere tranquillamente un orrore cosmico Lovecraftiano e sarebbe andata bene comunque.
Anche lei non vuole uccidere Zaha Sanko, perché le piace mangiare coloro che tentano di uccidere il protagonista. 

Penso che stia diventando strana questa cosa che io debba continuare a ribadire che non avete le traveggole: è questo manga ad essere folle e a me piace un casino.

Allora cosa ne pensate? Leggerete questo manga? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o sui nostri social. Intanto io vi saluto! Ciao e alla prossima!

*Enrico*

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