La mia opinione su:
La Leggenda di Arslan
Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Inizialmente questo doveva essere un post in cui recensivo il primo volume de "La Leggenda di Arslan", poi mi son detto: «No, recensirò i primi numeri, magari cinque!» perché non sapevo che ci fossero solo sette volumi (attualmente) pubblicati.Avevo visto molte volte la pubblicità di questo manga, da diversi anni in effetti, davo per scontato che ormai ci fossero decine di volumi pubblicati... e invece ne sono usciti 1-2 all'anno a frequenza variabile.
Perché mi sono interessato a questo manga? Per la mangaka: Hiromu Arakawa.
Avete presente Full Metal Alchemist? È l'autrice.
Essendo Full Metal Alchemist un classico degli anni 2000, ma soprattutto perché mi è piaciuto, ero interessato a leggere qualcos'altro di Hiromu.
Ed eccoci qui a parlare di Arslan.
Questo post non lo ho scritto di getto in un giorno solo, ma a più riprese. Nel frattempo ho visto anche l'anime su VVVVID.
Attenzione spoiler!
Di cosa parla questo manga? Chi sono i personaggi?
Arslan è il principe di Pars, figlio di Re Andragoras III, o almeno così pare... anzi non assomiglia proprio per niente al sovrano di Pars, né nell'aspetto, né nei modi... quindi facciamo i nostri conti!
Per ora non viene spiegato di chi sia figlio ma siamo certi di una cosa: è il protagonista.
Un personaggio debole, che non sa nulla del mondo, ma che gradualmente cresce con il progredire della storia.
Non mi piace il fatto che gli venga dato troppo spesso un ruolo defilato, ma nel complesso ha senso che sia così.
Quindi per rispondere alla domanda, il manga parla del principe ereditario e di come reagirà alla sconfitta del regno di Pars nella battaglia di Atropatene.
Andragoras disperso, la Lusitania che ha conquistato la capitale Ecbatana... un'avventura di un principe che cerca di ottenere il supporto dei vassalli del "padre" per liberare il regno dall'invasore.
Una trama molto realistica, ma questo è un fantasy.
Si possono trovare tantissimi riferimenti al mondo reale, molti nomi ad esempio ricordano la realtà, Pars è la Persia, Ecbatana è stata una città molto importante per la zona del medio-oriente, i Lusitani con la loro fede nel dio Yaldabaoth, sono i crociati, con nomi francesi e abiti occidentali... ma esiste la magia.
Certo non apparirà subito, un po' come nei romanzi di Martin, l'ambientazione, come ho già detto, è realistica, ma non è la realtà.
Sinceramente non avrebbe avuto senso scimmiottare così tanto la storia, quando sarebbe bastato prendere fatti realmente accaduti e romanzarli, ecco appunto che appare il fantastico.
Ma prima di tutto vuole far soffrire lo zio come ha sofferto lui, facendogliela pagare per essere stato sfigurato da ragazzo e per essere stato costretto all'esilio fingendosi morto.
È proprio lui a condurre l'esercito lusitano a Pars, e grazie alla sua conoscenza del territorio, oltre che a conoscere i punti deboli della capitale Ecbatana, che permette ai lusitani di prendere il controllo del regno.
Come personaggio viene approfondito come dovrebbe essere sempre fatto, e ho come il sospetto che non sia finita qui... magari tutti gli antagonisti avessero un background così caratterizzato, penso che nei manga successivi, o nei prossimi episodi dell'anime, avremo ulteriori occasioni per notare come non sia un personaggio piatto.
Daryun, ex-Mazban, il Mardan Nero, un tempo generale di Andragoras III, destituito e ora un "semplice" guerriero dall'armatura nera che ha giurato fedeltà al protagonista Arslan.
Definire "semplice" Daryun è un po' una barzelletta: visto che di fatto è un guerriero quasi invincibile. Il braccio armato del principe che lo salva da praticamente ogni situazione avversa.
Lui, assieme al nobile Narsus, costituiscono i principali sostenitori del principe.
Narsus, nonostante sia anch'egli un discreto combattente, è un ottimo stratega dalle idee anti-conformiste.
Proprio queste idee hanno fatto cadere in disgrazia agli occhi del re Narsus, prima, e Daryun dopo.
Sono dei convinti detrattori del sistema che fa uso dei Gholam, ovvero gli schiavi, su cui si basa la società parsiana.
Si potrebbe poi parlare dei vari personaggi che compongono il seguito di Arslan, ma li ritengo secondari. Vorrei accenare qualcosa invece al riguardo dei lusitani.
Etoile è il primo lusitano (anche se dovremmo dire la prima visto che il suo vero nome è Ester) degno di nota ad apparire in questa storia. Lo vedremo fin dal primo volume, fino a poi scoprire che si tratta di una nobile lusitana, non di un maschio come siamo portati a credere fin dall'inizio.
Fanatica religiosa e idealista che si scontrerà con la realtà più volte, cambiando. L'evoluzione di questo personaggio è molto graduale, ma sono certo che un passo alla volta verrà a suo modo "stravolto".
Influenza molto Arslan regalandogli un libro sulla fede in Yaldabaoth, tomo che non verrà dimenticato nel corso della storia, il che non può che farmi piacere: sono proprio questi dettagli che arricchiscono un racconto, o in questo caso un manga/anime.
Bodin e Guiscard invece sono i principali leader della Lusitania, dato che il re Innocentius VII è solo un burattino che vive al di fuori del mondo. Bodin è un ecclesiastico ultra-fanatico, imbevuto di ipocrisia il cui unico sogno è eliminare gli infedeli, e saccheggiare ricchezze, ma in nome del suo dio sia chiaro! Mentre il fratello del re, ovvero Guiscard, è la mente che guida l'esercito dei lusitani in questa terra straniera, è alla ricerca di un modo per eliminare il fratello senza che la colpa ricada su di lui, oltre ad essere in conflitto con il fanatismo religioso di Bodin, dato il suo pragmatismo politico.
Questo trio che scimmiotta il mondo medievale occidentale occidentale mi piace molto, abbiamo tutto: un fanatico ipocrita, un re frivolo e incapace e il principe machiavellico.
Assieme a Vinland Saga è la serie che mi sta appassionando di più, ma siamo ancora in alto mare con le pubblicazioni. È prevista l'uscita dell'ottavo volume per il 31 maggio di quest'anno... e il nono, se abbiamo fortuna, lo vedremo entro la fine del 2018, va un po' troppo a rilento per il grande pubblico. Mentre per quanto riguarda l'anime, è più avanti rispetto alla controparte cartacea, ma anch'esso non è concluso.
Sarà una lunga epopea e spero che l'attesa valga davvero la pena.
Personalmente lo consiglierei a tutti gli appassionati di fantasy e di storia, ma come ho appena detto, non vedremo la fine a breve, di questo passo si rischia di parlare di un decennio o più.
Poi non dimentichiamoci lo stile grafico alla "Full Metal Alchemist", vedrete nei volti dei protagonisti personaggi che già conoscete... ma con personalità completamente diverse.
Voi avete così tanta pazienza? Vi era piaciuto F.M.A. a suo tempo?Fatemelo sapere con un commento qui sotto.
Intanto io vi saluto. Ciao e alla prossima!
*Enrico*
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