Review party: La Grazia Dei Re di Ken Liu
Ciao a tutti,
bentornati su Codex Ludus. In questo periodo sto partecipando a numerosi Review party e blog tour in collaborazione con Mondadori e il Blog Eynyspaolinibooks. Avrete già letto la mia recensione di Ballata dell'usignolo e del serpente, di Falce e anche di La città di ottone.
Ebbene questa volta tocca a La Grazia Dei Re di Ken Liu.
Il libro di cui vi sto per parlare è il primo di una nuova saga intitolata Dinastia Dente di Leone.
Trama:
L'Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni
dell'arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d'origine,
Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l'Impero di Xana mostra segni di
debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i
suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse,
persino gli dèi sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di
crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione
non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare.
È
questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo
poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l'impavido figlio di un
duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita
dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l'uno
l'opposto dell'altro, ma durante la ribellione contro il potere
imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano
amici inseparabili, fratelli, e insieme combattono contro immensi
eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme
mutevoli. Ma una volta che l'imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata
si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come
si dovrebbe guidare il mondo, e su cosa sia la giustizia.
Avevo molte aspettative su questo romanzo non appena ho letto la trama e mi sono fiondata subito a leggerlo. Del resto lo scrittore cinese Ken Liu ha ricevuto numerosi premi e scritto racconti sul mondo fantascientifico di Star Wars.
Proseguendo con la lettura ho compreso di aver preso un abbaglio: del resto non sempre la ciambella esce con il buco! Ero straconvinta che quello che avevo tra le mie mani fosse un fantasy, ma di fantasy ha ben poco.
Ho trovato la lettura mooolto moooolto lenta, soprattutto per il fatto che lo scrittore ci fornisce un background di molti personaggi, anche magari quelli un po' meno importanti. Infatti, sono numerosi i pov che, di capitolo in capitolo, si susseguono e proprio per questo motivo, ho fatto molta fatica alle volte a comprendere chi fossero tutti i personaggi.
Seppur avendo all'inizio del libro un elenco dettagliato dei soggetti principali e del loro ruolo all'interno della storia, questo dilungarsi a tutti i costi nel concedere una visione diversa della guerra li rende dei personaggi statici.
Una cosa che invece mi è piaciuta parecchio, è il ruolo degli dei nella storia. Essi non possono intervenire nella vita degli uomini in modo diretto, ma ne influenzano il destino portandoli al loro volere.
"Cos'è il destino, se non un insieme di coincidenze in retrospettiva?"
Lo spazio a loro dedicato è molto poco, solo attraverso dei mini dialoghi riusciamo a intravedere il loro piano pressoché egoistico. La guerra umana è solo il pretesto per una guerra fra dei.
Ma parliamo ora dei due protagonisti, Mata e Garu. Seppur uniti per una causa comune, il romanzo non fa altro che sottolineare la decisiva differenza dei due.
Kuni Garo, vive la vita alla giornata e decide il suo destino solo quando gli si presenta davanti un'opportunità allettante. "Alcune scelte sono più importanti di altre" questo è il suo motto. Se la sua vita viene stravolta dall'erborista Jia, che lo porta a lasciare la strada delle feste e delle bevute per lavorare sotto l'impero, il destino, invece, lo mette a capo dei ribelli.
Mata Zyndu, al contrario, sa cosa vuole per la sua vita, si è preparato allo scopo: vendicare la sua famiglia e riottenere il titolo che gli spetta!
Abbiamo poi l'unica protagonista femminile degna di nota: Jia, l'erborista figlia della ricca famiglia Matiza, è una donna forte e gentile allo stesso tempo. Decide da se il suo destino: sposare Kuni per amore e seguirlo in tutto quello che fa, nelle sue decisioni.
Il romanzo spazia in un arco temporale molto vasto, fornendoci un'evoluzione completa degli attori che interpretano la storia.
Numerosi sono gli elementi steampunk che affollano il romanzo: aereonavi che ricordano molto quelle di Granblue Fantasy e aggeggi leonardiani quali l'ornitottero.
La grazia dei re mi ha ricordato molto l'Iliade, l'Odissea o addirittura gli antichi miti norreni proprio perché gli strateghi di questa guerra per la liberazione delle isole sono in realtà frutto dei giochi degli dei. Per questo accosto questo romanzo più ad un epic fantasy, anche se a tratti sembra uno storico fantasy.
Mi è piaciuto? Si e no. 30% si e 70% no. Probabilmente non leggerò nemmeno il secondo.
Se le vicende di Kuni e Mata mi hanno entusiasmata, tutto il resto è stato molto noioso e TROPPO, ECCESSIVAMENTE TROPPO!
Consiglio questo libro a chi vuole una lettura impegnata, a cui 600 e passa pagine non fanno paura.
Di certo non è il libro da portare al mare sotto l'ombrellone, ne il romanzo leggero per far passare il blocco del lettore.
Come sempre vi lascio il link all'acquisto qui sotto per chi fosse interessato.
Vi saluto e ci rivediamo qui nel blog con i prossimi eventi.
Ciao ciao,
*Dana*
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