mercoledì 27 settembre 2017

Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi, Kunoichi Sen



Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi

Kunoichi Sen


Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi per la nostra consueta rubrica in collaborazione con Dark Zone parleremo di Giusy Moscato e del suo Kunoichi Sen... che "Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi" abbia inizio!

1. Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?
Kunoichi Sen è ambientato in Giappone, precisamente nell'isola di Hokkaido, l'isola più a nord dell'arcipelago nipponico. Dato che volevo parlare di ninja, l'ambientazione giapponese era d'obbligo, ma ci ho messo un po' a scegliere il luogo preciso. Alla fine ho visto delle foto di Hokkaido e ho notato subito la bellezza della sua natura incontaminata, molto differente dalle metropoli di Honshu. Era come se Hokkaido mi stesse chiamando.

2. Da cosa è ispirata l’ambientazione?
Come dicevo, trattando il tema dei ninja il Giappone era d'obbligo. Nello specifico, i miei personaggi si muovono in un  contesto rurale che si rifà al Giappone del periodo Edo, completamente un altro mondo rispetto a quella che è Tokyo oggi. Volevo sottolineare una compenetrazione con la natura contaminata il meno possibile dalle nuove tecnologie. È un aspetto che svilupperò in maniera più approfondita nel secondo volume della saga.

3. Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo?
No, per quanto io adori il fantasy, in questo storia ho cercato di essere quanto più realistica possibile. Ho cercato di dar voce alle fatiche e sofferenze di un duro allenamento da una parte e dei combattimenti dall'altra perché volevo far risaltare i sentimenti della mia protagonista anche tramite questi dettagli.

4. Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?
I ninja sono esistiti per secoli, quindi un'ambientazione nel passato potrebbe essere adatta, ma forse non riuscirei a veicolare lo stesso messaggio.

5. Riesci ad immaginare la tua storia nel futuro?
Anche qui è più una questione di messaggio. Sen è una donna che cerca di farsi strada in una società maschilista. La speranza è che nel futuro non accadano più situazioni di questo tipo. Chissà quanta strada occorre, però..
.
6. Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
Nomino tre ambientazioni a cui sto già lavorando: Seattle, Florida, New York


Sapete, dopo ogni buona intervista, serve una buona lettura! Quindi immergiamoci insieme nelle ambientazioni di Giusy.

1
I rumori, la folla… tutto mi stordiva. Man mano che ci addentravamo verso il cuore di Kakushimura le abitazioni in legno e paglia erano sempre più addossate le une alle altre e le strade in terra battuta si stringevano fino a diventare veri e propri vicoli.
La gente si accalcava, indaffarata. I commercianti andavano ad aprire le loro botteghe, qualche giovane genin si affrettava a raggiungere il proprio maestro ai campi di allenamento ; alcuni ninja – jonin per lo più – sfrecciavano silenziosi, volando sopra le nostre teste, in partenza per nuove missioni, o facevano ritorno stanchi, trascinandosi verso l’ufficio dello shogun per fare rapporto.


2
Mi misi a vagabondare tra le vie di Kakushimura invece di dirigermi a casa, riflettendo sul senso di quello che era accaduto e cercando invano una soluzione. Attraversai la piazza principale, crocevia di guerrieri e gente comune, a metà strada tra il dojo e l’ufficio dello shogun. Il sole illuminava la terra battuta e l’unica ombra nello spiazzo proveniva, oltre che dai bassi edifici perimetrali, da un grosso ciliegio piantato al centro. I rami erano ricoperti da gemme pronte a sbocciare. Non avevo mai visto un ciliegio in vita mia, ma mia madre mi aveva mostrato i suoi fiori una volta. Diceva che nel pieno della sua fioritura era uno degli spettacoli più belli che il Giappone potesse offrire, forse addirittura uno dei migliori al mondo.


3
Presi il suo posto e ne approfittai per ammirare l’immenso panorama che si stendeva ai miei piedi. Il terreno, dopo un iniziale precipizio, degradava dolcemente, puntellato qua e là da abeti e dalle capanne del villaggio di pescatori che dovevamo raggiungere.
Il verde e il marrone non erano i colori predominante in quel paesaggio perché a un certo punto la terra cedeva docilmente il passo a un altro elemento: l’acqua. Tanta, tantissima acqua che si estendeva a perdita d’occhio in ogni direzione, fino a congiungersi con la volta celeste. Era l’oceano. Tale immensità andava ben oltre ogni parola. Era un altro mondo, un prodigio della natura, una creatura vivente che dominava ogni cosa intorno a sé. Mi sentivo schiacciare da tanta apertura. Io, nata e cresciuta nel cuore della foresta, all’ombra delle montagne, facevo ora per la prima volta i conti con la vastità del pianeta. Alzando lo sguardo notai una striscia rossa che infiammava il confine tra cielo e mare. La sua intensità si smorzò col trascorrere dei minuti, fino a colorarsi di una pallida tinta giallognola, mentre le nuvole sopra la mia testa assumevano le rosee sfumature dei ciliegi in fiore.

Allora che ne pensate di Kunoichi Sen? Lo acquisterete? Sappiate che se lo fate supporterete una giovane autrice che scrive per passione, non un romanziere che sforna libri commerciali come se fosse una macchinetta!
Mpf... mi sento troppo Hipster adesso e non va bene, comunque sul serio, aiutate Giusy a farsi conoscere!
Ciao e alla prossima!

*ENRICO*

Nessun commento:

Posta un commento