venerdì 7 settembre 2018

Recensione Made in Abyss, Prima Stagione

Recensione
Made in Abyss, Prima Stagione 
Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi vi parlerò di un anime che ho visto sulla piattaforma VVVVID, ovvero Made in Abyss.

Ma prima... una citazione colta:

"Chi lotta con i mostri deve guardarsi di non diventare egli stesso un mostro. E se tu scruterai a lungo nell'abisso anche l'abisso scruterà dentro di te." Friedrich Nietzsche - Al di là del Bene e del Male -

Bene! Dopo aver fatto finta di saper qualcosa ed esserci dati un tono possiamo parlare di questa serie animata.

Come avete intuito dal nome per la nostra storia è fondamentale l'Abisso, una spaccatura nel terreno, attorno al quale è sorta una città.
Questo cratere custodisce numerosi "Cimeli", reperti importantissimi per le civiltà di superficie. Oggetti misteriosi e dagli effetti straordinari. Più si scende in profondità tra i vari strati dell'Abisso, più i cimeli diventano potenti e di valore.
Quindi cosa c'è di più umano di gruppi di esploratori che ridono in faccia al pericolo e che si avventurano nelle profondità della terra?
L'Abisso però non è un mero buco (di grandi dimensioni) nel terreno è altro, è qualcosa di più.
Come quando ci si trova nelle profondità dei mari, risalendo, si hanno delle ripercussioni... una sorta di decompressione, che ha effetti specifici in base a dove ci si trova, a volte persino "magici".
Allucinazioni, nausea... emorragie, più si scende, peggio diventa.
Non entro troppo nel dettaglio perché scoprireste troppo e credo sia giusto che lo vediate per conto vostro.

Parliamo dei protagonisti quindi: Reg e Riko.
Riko è una ragazzina di dodici anni, ed è il motore di questa storia, sogna di diventare un'esploratrice del calibro della propria madre (un'eroina famosa) e proprio il viaggio alla ricerca di quest'ultima costituisce la trama di questo anime.

Reg invece è un ragazzino robot, o almeno così viene definiti nell'anime, anche se ho ancora qualche dubbio a considerarlo tale... comunque divagazione a parte, è il compagno di viaggio di Riko e un po' la sua "guardia del corpo" in questa avventura nelle profondità della terra.

Questi sono gli aspetti generici di "lore" e "background" di questo mondo e di questi due protagonisti, ma passiamo al vero nocciolo di Made in Abyss: il tratto. Già.
Perché dovrebbe essere un problema?
I personaggi, soprattutto i bambini, hanno un aspetto ultra-infantile, ricordiamoci che dovrebbero avere all'incirca dodici anni ma ne dimostrano molti di meno, questo causa un problema di fondo.
Quale? Semplice: considerare questa una storia "per bambini" o comunque per un target di pubblico molto giovane, sappiate che si tratta di una trappola.
La combinazione protagonisti giovani e tratto infantile può distogliere un adulto e avvicinare un ragazzino ma le tematiche affrontate, soprattutto da un certo punto in poi, trattano di argomenti decisamente per adulti, non adatti per un pubblico di bambini.
Io e Dana eravamo intenzionati a farlo vedere ad alcune sue cuginette, ma da un episodio in poi, ci siamo detti: «Meglio aspettare ancora qualche altro anno».
Nulla di così problematico, sono sicuro che molti ragazzini e ragazzine hanno visto di peggio in televisione, ma ciò non toglie che serva un minimo di presenza dei genitori, come in tutto del resto.
Questo è un buon anime, a parte qualche episodio un po' sottotono, è tutto sommato godibile dall'inizio alla fine.
La prima stagione è di soli tredici episodi quindi non vi occuperà nemmeno moltissimo tempo, non posso fare altro che consigliarvelo.
Buona visione! Ciao e alla prossima!

*ENRICO*

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