Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi
Jordan River
Daanan
Il coraggio degli Uomini
Jordan River
Daanan
Il coraggio degli Uomini
Ciao a tutti e bentornati su Codex Ludus! Oggi torna Jordan River, così come è tornata la nostra rubrica Luoghi da sogno & Ambienti romanzeschi, perciò a breve partirà l'intervista... le nostre domande sono rimaste le stesse, ma saranno cambiate le risposte? Scopriamolo insieme!
E non dimenticate di leggere gli estratti del nuovo romanzo della saga di Daanan subito sotto!
Dove è ambientato il tuo romanzo? Perché lo hai scelto?
Il mio romanzo è ambientato in un mondo originale chiamato Daanan. L'ho creato e scelto per non aver limiti imposti da altre ambientazioni e soprattutto volevo che fosse qualcosa che avevo studiato per bene, in ogni minimo particolare.
Da cosa è ispirata l’ambientazione?
Daanan nasce come ambientazione fantasy per un gioco di ruolo, che poi non è decollato e ha proseguito il suo cammino come ambientazione a se stante per i miei racconti. Come fonti di ispirazione possiamo citare il fantasy classico, rivisitato in alcuni punti per dare un po' di originalità al tutto.
Hai mai pensato di scriverlo in un altro tempo o luogo arrivando a cambiare genere al tuo romanzo? (es. ambientazione fantastica, fantascientifica, immaginaria, in un mondo distopico, in quello attuale, ecc)
La timeline di Daanan è piuttosto ampia, nella sua ambientazione complessiva. Mentre la prima trilogia si svolge nell'arco di un anno o poco più, tutte le storie che potenzialmente potrei scrivere si sviluppano per decenni, secoli. Il periodo precedente a quello descritto nella prima trilogia, per esempio, è un distopico che degenera nel post-apocalittico.
Riesci ad immaginare la tua storia nel passato?
Trattandosi di un fantasy, non mi riesce difficile. Vi sono elementi di storia antica e medievale, difficile distaccarsene senza rovinare il tutto.
Riesci ad immaginare la tua storia nel futuro?
Daanan è una ambientazione completa che vive di vita propria. Di fatto ha un futuro che si sta svolgendo e un giorno, magari, descriverò in una nuova opera.
Tre posti in cui vorresti ambientare i tuoi prossimi libri?
La mia prossima raccolta di racconti brevi a carattere soprannaturale avranno come location Londra, New Orleans e un atollo polinesiano. Se devo divertirmi, lo faccio all'insegna del multiculturalismo (faccetta sorridente).
E ora che abbiamo finito la lettura, possiamo ammirare la copertina del romanzo di Jordan, cosa ne pensate?
Pronti per immergervi nelle ambientazioni? Passiamo agli estratti allora!
La Voliera di Kallispar
Bodil si fermò sul limitare di una porta alta cinque metri, a due ante, spalancata verso l’interno. Ryan rimase a bocca aperta, perché l’imponenza della Voliera era impressionante. Costruita come estensione del castello, la struttura era costituita di colonne di pietra. Tra di esse erano incastonate ampie vetrate con intelaiature in acciaio. Queste erano montate su perni che permettevano loro di aprirsi verso l’esterno di quasi un metro. All’interno, un lungo corridoio disseminato di sentieri, aiuole, laghetti e ruscelli, alcuni fumiganti grazie all’acqua sorgiva sotterranea. Uccelli vi nidificavano con regolarità, l’aria era fresca, la luce magica.
Il Quartier Generale di Aeon Prime
Cupi passi risuonarono sul pavimento di pietra levigata del grande mastio. Era il quartier generale della Legione Imperiale presso il Palazzo di Prime. La costruzione, a differenza del resto della cittadella fortificata, era sgraziata. Un parallelepipedo di massi squadrati e saldati tra loro da una speciale pasta fatta di sabbia, fibre vegetali e minerali. Stonava parecchio rispetto all’eleganza degli altri edifici che componevano il palazzo e i quartieri imperiali. Non era stata pensata per essere elegante; era l’unico elemento del complesso residenziale che l’Imperatore in persona avesse ideato e seguito nell’edificazione. Retaggio del suo passato di comandante militare, il mastio era il luogo dove teneva i suoi consigli di guerra, dove ascoltava i rapporti delle pattuglie e delle scolte, nonché delle spie che la Legione poteva sguinzagliare.
Radura Celata, la dimora dei Centauri
Man mano che percorreva la radura, riusciva a farsi un’idea di quanto fosse grande. La pianta era irregolare, difficile darle una forma descrivibile. Numerosi i piccoli corsi d’acqua che la percorrevano come vene blu e azzurre, gorgoglianti e dal suono rilassante. I confini erano segnati dalla più folta parte della Foresta Nordica, sebbene Crepuscolo Dorato affermasse spesso di vedervi attraverso.
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