sabato 17 ottobre 2020

REVIEW PARTY TORRE DELL'ALBA DI SARAH J. MAAS

 REVIEW PARTY TORRE DELL'ALBA DI SARAH J. MAAS
 


Ciao a tutti,

bentornati su Codex Ludus.

Il 13 Ottobre è uscito per Mondadori “Torre dell’alba” di Sarah J. Maas, penultimo libro della serie.

Ringrazio la casa editrice per avermi spedito il libro, ma soprattutto ringrazio Eynyspaolinibooks e La libreria di Yeli per avermi dato nuovamente fiducia, e avermi accolto in questo nuovo review party.

Gli avvenimenti di “Torre dell’alba” sono contemporanei al precedente “L’Impero delle Tempeste”.

Protagonista indiscusso di questo volume è Chaol. Avevo qualche dubbio in merito a questo romanzo: in quanto l’autrice aveva comunicato che doveva essere una semplice novella, mentre poi ne è scaturito un libro di 669 pagine.
Seppure Chaol sia uno tra i miei protagonisti preferiti, non riuscivo a capire cosa c’era da dire in tutte quelle pagine.

Penso che l’autrice abbia voluto redimerlo, dargli una nuova vita e qualcosa per cui combattere.

Chaol Westfall, mano del re di Adarlan e ambasciatore di Terrasen, parte alla volta del continente meridionale assieme a Nesryn Faliq, la nuova capitana delle guardie reali.

Due sono i motivi che lo portano ad approdare nella città di Antica: primo fra tutti, quello dettato dal suo ruolo, trovare alleati contro Erawan e Maeve; secondo, ma non meno importante, quello di trovare un guaritore presso Torre Cesme che riesca a curare la sua colonna vertebrale, spezzata dalla lama del defunto re di Adarlan, che lo costringe a una vita sulla sedia a rotelle.
La ferita non ha rotto solo il suo corpo a metà, ma anche il suo spirito. Un guerriero capace di combattere contro le creature più mostruose che ora ha bisogno di aiuto anche per farsi un semplice bagno.
Questo argomento viene trattato profondamente, infatti il lettore riesce a comprendere pienamente quello che Chaol prova, arrivando quasi a compatirlo.

Per quanto riguarda l’ambientazione, viene descritta alla perfezione: Antica, una città semplice, ma ben strutturata, oserei quasi dire “moderna”. Il caldo tipico del continente è mitigato da un sistema d’aerazione che porta i venti d’alta quota fino alla città sottostante. Una città multietnica che ospita diverse religioni, compresa Silba, la divinità venerata dalle guaritrici di Torre Cesme.
E’ proprio tra di loro che ritroviamo Yrene Towers, protagonista di una delle novelle di “La lama dell’assassina”. Ora capisco quando tutti mi dicevano “Leggilo lo stesso, lo so che sono novelle, ma vanno lette!!!”
L’ordine di curare la schiena di Chaol, la pone davanti a un bivio: quello che per noi è “il giuramento di Ippocrate”, le impone di curare gli ammalati, chiunque essi siano, ma la testa non vuole assolutamente accettare di rimettere in sesto il capitano del re che nel regno dell’Erilea ha sterminato la sua famiglia e chiunque fosse sospettato di far uso di magia.

Il loro rapporto odio/amore, il punzecchiarsi a vicenda, appassiona il lettore strappandogli qualche risata.

Il tutto questo si svolge sotto il tetto del Khagan, il governatore del continente meridionale, e dei suoi figli, che secondo le leggi di successione, dovranno combattere per contendersi il titolo alla morte del padre. Una sorta di battle royale tra fratelli.

Il sospetto che le mani di Erawan siano arrivate ad Antica, morti sospette, spie, intrighi di corte e segreti irrisolti, arricchiranno non di poco la trama del romanzo.

“La torre dell’alba” è stata una bella lettura autunnale, alle volte un po’ troppo prolissa, ma alquanto scorrevole.

Purtroppo la storia rimane ancora aperta, speriamo di non dover aspettare troppo per mettere un punto definitivo alle avventure di Aelin e i suoi compagni.
Voi avete letto questo romanzo? Vi è piaciuto? Sono curiosa di sapere se anche voi la pensate come me.

Ciao ciao
*Dana*

 

Nessun commento:

Posta un commento